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Il 12 dicembre la Giornata di Studi INU a Napoli, il programma. Plenaria di apertura visibile da remoto

03/12/2025

E’ online il programma della quattordicesima Giornata internazionale di Studi dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, che si svolgerà il 12 dicembre prossimo a Napoli, presso il Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II. Dal titolo “Transizioni mirate/transizioni deviate”, l’evento come di consueto costituirà un punto di riferimento e di incontro del mondo accademico e della ricerca sulle questioni all’ordine del giorno per quanto concerne la pianificazione e il governo del territorio, un prezioso osservatorio per esaminare le tendenze e le innovazioni. 

I circa 110 contributi raccolti dal call for paper hanno costituito la base per la definizione delle numerose sessioni parallele, a cui si affiancheranno una sessione speciale e sette tavole rotonde. Aprirà, dopo i saluti della direttrice del Dipartimento di Architettura Maria Rosaria Santangelo e dei presidenti di INU e INU Campania Michele Talia e Pasquale De Toro, la plenaria “Tre modi di vedere la transizione” con le relazioni di Enrico Gualini, Marco Cremaschi e Patrizia Gabellini e il coordinamento di Francesco Domenico Moccia. Alla plenaria è possibile partecipare da remoto da uditori iscrivendosi al link apposito. Chiuderà la manifestazione la tavola rotonda "Come orientare il percorso di transizione", moderata dal presidente Talia, a cui prenderanno parte Andrea Arcidiacono, Bertrando Bonfantini, Francesca Calace, Sandro Fabbro, Valeria Lingua, Francesco Domenico Moccia, Chiara Ravagnan, Michelangelo Russo.

Il responsabile scientifico della Giornata di Studi Moccia commenta: “È molto importante l’incontro in presenza perché è all’interno di un processo di approfondimento e miglioramento della qualità delle relazioni. Le presentazioni, già selezionate in base agli argomenti presentati in una sintesi (abstract) e successivamente stese per intero, sottoposte ad una revisione di esperti del settore, adesso affrontano il confronto tra pari, guidati da coordinatori e giudicati da interventi in discussione. Ognuna di queste tappe assolve ad un compito per verificare la correttezza scientifica, per apprendere reciprocamente dalle esperienze diverse, per avere il supporto dei più anziani. Invece di essere una vetrina o un elenco di titoli e pubblicazioni, il Comitato Scientifico ha scelto di praticare l’accademia nel senso più nobile: un luogo di confronto come strumento di crescita intellettuale e conoscitivo. Grande importanza ha la partecipazione di INU Giovani, i cui rappresentanti saranno presenti in tutte le sessioni ma anche riuniti tra pari in due tavole rotonde a tirare le somme dei loro lavori e dell’apprendimento. È uno dei tanti momenti in cui si avventurano sulle tematiche di frontiera, quelli che più di tutte li appassionano e fanno esprimere la loro curiosità e ricerca d’innovazione”.

Moccia sottolinea che “l’università come luogo privilegiato, anche se non unico, di elaborazione della conoscenza, è chiamata in causa nella sua attività sociale, di proiezione sul territorio. È un aspetto trascurato per il prevalere della ricerca e della didattica, componenti privilegiate dai criteri di valutazione, ma che l’INU interviene a valorizzare per sottolineare la dimensione pragmatica dell’urbanistica ed il suo radicamento nel contesto territoriale. Questa componente è essenziale per la formazione dei tecnici. Per sottolineare questo impegno Valeria Lingua e Gilda Berruti premieranno i lavori migliori. Gli attori del governo del territorio non sono solo tecnici, ma anche sociali e politici, in special modo le amministrazioni territoriali sulle quali ricade gran parte della responsabilità. Oltre la dimensione etica, incidono sul processo decisionale la struttura istituzionale e il funzionamento dell’organizzazione, i rapporti tra gli enti, tra tecnici e politici, gli scambi tra i livelli di governo. Un indirizzo equo della transizione non prescinde dalla comunità, un contesto in cui l’INU si alimenta dei bisogni degli esclusi osservando come il cambiamento non aumenti le differenze né allenti i vincoli di prossimità e cooperazione. Poiché l’INU è impegnata nella riforma dell’urbanistica con la proposta di nuove soluzioni normative, il supporto conoscitivo è di grande aiuto sia nella fase diagnostica che in quella previsionale. A voler solo richiamare alcune delle indicazioni che vengono da questi studi ci sono da annoverare: la valorizzazione dei servizi ecosistemici (anche stabilendo un valore economico); l’adeguamento della legge sui parchi con misure più appropriate alla loro antropizzazione; l’urgenza per una politica per la casa; il miglioramento dell’efficacia per gli squilibri territoriali specialmente per le aree interne; l’orientamento della rigenerazione urbana e territoriale alla transizione”.

Questi i titoli delle sessioni parallele: L’approccio ecosistemico alla pianificazione spaziale; Pianificazione paesaggistica: strategia e rappresentazioni; L’università civica per la pianificazione urbanistica e territoriale: buone pratiche di ingaggio nei territori; Piani, parchi e biodiversità; La doppia responsabilità nella pianificazione di fronte alle transizioni contemporanee; Città pubblica: diritto alla casa come diritto alla città; Gli spazi pubblici della transizione: flessibilità, salubrità, inclusione, multiadattamento; Le diverse facce della transizione energetica; Ri – costruire?! Piani e processi di ricostruzione e rigenerazione urbana; Fragilità e futuro: reimmaginare le transizioni dai territori marginali dei piccoli comuni; Pratiche di comunità e pianificazione; Progettare l’area vasta. Territori, istituzioni, temi e risorse fra pratiche e innovazioni.

La sessione speciale si intitolerà: Territorio e Città Smart e Sostenibili: l’innovazione efficace per la Transizione Ecologica.

Le tavole rotonde saranno: Territorio e Città Smart e Sostenibili: l’innovazione efficace per la Transizione Ecologica; Dal transito alla transizione: governance, pianificazione e sostenibilità per nuovi modelli di città – porto; Pianificare per la Conoscenza: i rischi come driver cognitivi per il governo delle transizioni contemporanee; Le aree – porto città come laboratorio di innovazione territoriale: prospettive di transizione tra pianificazione e progetto; Governo del territorio vs politiche di sicurezza urbana. L’importanza della valutazione per pianificare e progettare città sicure; Apprendere accessibilità e inclusione; Discutendo intorno ad Ecopoli.

Il 13 dicembre sarà dedicato al Premio INU Letteratura Urbanistica e al Premio INU Università Civica, con lo svolgimento delle cerimonie di premiazione. 

 

Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica

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