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A scuola di spazio pubblico

02/04/2021

Dal 13 al 15 maggio prossimi si terranno le giornate conclusive della sesta edizione della Biennale dello spazio pubblico. A differenza delle altre, vista la situazione di emergenza sanitaria, la modalità sarà online e solo in alcuni casi, nel rigoroso rispetto delle norme anti Covid, contemporaneamente online e in presenza presso la sede consueta del Dipartimento di Architettura di Roma Tre (ex Mattatoio).

Domenico Cecchini, presidente della sezione Lazio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, è tra i soci fondatori, tra i quali c’è l’INU stesso, dell’Associazione Biennale Spazio Pubblico che organizza l’evento. Proprio INU Lazio ha sin dalla prima edizione un ruolo di primo piano nell’organizzazione e nell’ideazione dei contenuti. Si apre con Cecchini, dopo le anticipazioni dell’intervista del novembre scorso al presidente onorario Mario Spada, un ciclo di articoli di avvicinamento alla manifestazione.

Il tema della sesta edizione della Biennale è “I bambini e lo spazio pubblico”, scelto ben prima (nell’ottobre 2019) dello scoppio della pandemia. Ma proprio il progressivo aggravamento della condizione sanitaria, e le successive misure di contrasto al contagio, lo hanno reso ancora più attuale e significativo perché, spiega Cecchini, “i bambini sono coloro che hanno sofferto di più l’isolamento e la privazione dei rapporti diretti, con i compagni, nel lockdown. Ciononostante sono stati proprio loro nel momento di esplosione dell’emergenza a lanciare con i loro arcobaleni colorati e l’andrà tutto bene un messaggio di coraggio e di speranza che ci ha molto aiutato ad affrontarla. Quel messaggio è stato figlio della loro capacità di rispondere guardando al futuro ed è tutt’altro che superato. Dobbiamo capirne il significato, tenerne conto, ringraziarli. Se vogliamo che tutto non ricominci come prima, che cambi il nostro rapporto con la natura, il territorio, e si affermi davvero la transizione ecologica, la misura dei mutamenti concreti la coglieremo presto dalla riorganizzazione del sistema scolastico oltre che del sistema sanitario”.

Il tema di riferimento della Biennale dello spazio pubblico è articolato a sua volta in quelli del “gioco”, della “città” e appunto della “scuola”, di cui è curatore proprio il presidente di INU Lazio che ricorda, accanto all’iniziativa “A scuola di spazio pubblico” coordinata da Carolina Giaimo e in cui svolge un ruolo di primo piano la sezione Piemonte e Valle d’Aosta dell’INU, il confronto, il 14 maggio, tra personalità di competenza e prestigio che si occupano del tema della scuola. Ci saranno a discutere: il maestro Franco Lorenzoni, insignito nei giorni scorsi dalla laurea honoris causa in Scienze della Formazione Primaria dall’Università Milano – Bicocca e nominato circa un mese fa tra i consulenti del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi; Francesco Tonucci, inventore del progetto del CNR “La città dei bambini”;  Gianluca Cantisani, creatore del movimento “Scuole aperte”; Fermin Blanco dell’associazione Ludantia che raggruppa architetti, maestri e altre professionalità che si occupano del tema del gioco dei bambini. L’incontro offrirà anche riferimenti per il documento di indicazioni e suggerimenti che sarà prodotto al termine della Biennale.

Cecchini ricorda anche gli approfondimenti sulla rigenerazione degli spazi attorno alle scuole, semplificata dalle modifiche, che risalgono allo scorso anno, del Codice della strada che hanno tra l’altro istituito le zone scolastiche, con il requisito della migliore accessibilità e sicurezza per i bambini. Molti comuni si stanno adeguando attraverso diversi interventi, dalla pedonalizzazione disposta in alcune fasce orarie alla realizzazione di vere e proprie piazze. Saranno presentati alcuni esempi romani, iniziative in corso a via Puglie e a via Nino Bixio. Proprio le esperienze saranno al centro di un incontro che si terrà il 15 maggio, un focus sulle scelte di alcuni istituti della capitale.

Il presidente di INU Lazio conclude sottolineando uno degli ambiziosi obiettivi della sesta edizione della Biennale dello spazio pubblico, “riconoscere e dare spazio al fermento che si è sviluppato nel corso dell’ultimo anno nel mondo della scuola, ben rappresentato dalla nascita e dalla crescita di movimenti di insegnanti, studenti, famiglie che chiedono radicale rinnovamento”.

 

Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica 

Nella foto di apertura i bambini delle scuole di Monteverde a Roma in un flash mob organizzato dal Movimento "Apriti scuola" l'8 giugno 2020

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