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Il metodo lucano: le mappe per contenere il contagio

27/05/2020

La Basilicata è la regione che in assoluto ha fatto registrare meno casi di contagio da coronavirus. Qui sono stati anche sperimentati alcuni strumenti e sinergie amministrative che hanno contribuito al contenimento dell’epidemia. Il Presidente, Vito Bardi (nella foto di apertura), ha risposto ad alcune domande.

Presidente Bardi, quello della Basilicata figura tra i territori in cui l’epidemia ha fatto meno male, sia dal punto di vista dei contagi che delle vittime. La prima considerazione che va fatta è che, per una volta, il proverbiale “isolamento lucano”, le difficoltà infrastrutturali, possono avere aiutato. A questo si sono aggiunte le caratteristiche territoriali della Basilicata, la generale notevole distanza tra i centri abitati che tanto differisce da modelli come quello lombardo, dove si osserva la “città continua”. 

La Basilicata è tra i territori in cui l'epidemia sta facendo registrare numeri bassi, sia dal punto di vista dei contagi che delle vittime. L’orografia del territorio, con una distanza tra i centri abitati sicuramente ha aiutato, ma se il contagio è stato così ben contenuto è anche frutto della nostra buona gestione dell’emergenza. L’isolamento ha infatti amplificato le nostre misure costrittive, messe in campo in tempo debito come efficace antidoto alla diffusione. Ridurre i contatti attraverso l'isolamento fisico è l'unica maniera per abbassare le possibilità di contagio.

Come lei sottolinea se il contagio è stato così ben contenuto, si è operato bene anche dal punto di vista amministrativo. In Basilicata la task force istituita per la prevenzione e il contenimento dell’epidemia si è avvalsa del supporto del Centro cartografico. In che modo si è sviluppata questa sinergia, che è stata quotidiana? Può fornire alcuni esempi di circostanze concrete in cui la procedura si è rivelata preziosa?

E’ vero, per la prevenzione e il contenimento dell'epidemia la task force istituita in Basilicata si è avvalsa anche del supporto del Centro cartografico attraverso una sinergia quotidiana. Tra l'ufficio cartografico, attestato alla Direzione generale del Dipartimento Ambiente e il Dipartimento politiche della persona stiamo operando in logica di squadra e non a compartimenti stagni. Poter disporre quotidianamente di dati aggiornati e distinti per Comune è stato prezioso perché abbiamo potuto operare con mappe sempre aggiornate che restituivano l’idea geografica dell'andamento della dell'infezione. Elemento questo per poter determinare se un focolaio si poteva estendere ai territori contigui. Il poter raffrontare quotidianamente le mappe ha contribuito quindi a velocizzare le politiche di contenimento epidemiologico. Grazie a questo sistema abbiamo immediatamente individuato il primo focolaio a Moliterno e contenuto il contagio nei paesi limitrofi.

Un’ultima domanda riguarda il turismo, che forse in assoluto, a livello persino globale, è il settore che più risente e continuerà a risentire di questa crisi. Una circostanza che anche in Basilicata, dove negli ultimi anni si è osservato uno sviluppo promettente, desterà preoccupazione. Eppure il dibattito che si sviluppa attorno al cambiamento dei modelli turistici, l’inevitabile ricerca di una maggiore sicurezza e la necessità di evitare gli assembramenti, non sembra forse indicare nella Basilicata, o almeno in cui sue aree, una destinazione adatta del turismo di un futuro che di fatto sta già cominciando?

Per quanto riguarda il turismo, settore che più risente di questa crisi, a fronte degli incoraggianti segnali registrati la scorsa stagione, stiamo lavorando al cambiamento dei modelli. La maggiore sicurezza e la necessità di evitare gli assembramenti saranno tra gli obiettivi primari del nostro piano. L'attività turistica in qualche modo riprenderà e attendiamo di poter ottimizzare le indicazioni nazionali all’ambito locale. Si punterà a garantire il più delle zone Covid Free, libere dall'infezione. In sostanza dobbiamo garantire al turista che viene in Basilicata di trovare un ambiente senza possibilità di contaminazione e contemporaneamente vogliamo verificare che chi viene non sia un potenziale portatore di infezione. 

 

 

Andrea Scarchilli - Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica

 

I dati e le mappe 

Di seguito elaborazioni del Centro Cartografico del Dipartimento Ambiente e Energia su dati della Direzione Generale del Dipartimento Politiche della Persona della Regione Basilicata. 

- Nella figura 1 e nella figura 2 il raffronto tra la distribuzione dei positivi in Basilicata tra il 14 aprile e 8 maggio;


- I grafici di seguito sono attualizzati al 24 maggio. 

DOCUMENTI
pianificazione prevenzione