INUCOMUNICA

Veneto, le attese per un rilancio

10/12/2025

Nuovo corso in Veneto con l’elezione di un nuovo Presidente della Giunta, Alberto Stefani, anche se, come rileva il presidente della sezione regionale dell’Istituto Nazionale di Urbanistica Franco Alberti “la recente tornata elettorale ha di fatto confermato la continuità politico-amministrativa della Regione Veneto e con essa l’opportunità di non interrompere le politiche avviate per il governo del territorio. Offre anche l’occasione di ipotizzare un ulteriore rilancio dell’azione regionale maggiormente orientata agli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati nell’Agenda ONU 2030 e con essa fornire risposte alla crescente domanda sociale attorno ai temi dell’ambiente, dello sviluppo economico e della qualità urbana delle città e dei centri minori, proponendo un approccio equilibrato e orientato alla transizione ecologica ed energetica”.

Secondo Alberti l’apertura di un orizzonte di lunga durata fa sì che “dalla Giunta regionale guidata dal nuovo presidente Stefani, anche in considerazione dell’ampia maggioranza di cui potrà disporre, ci si attenda un’azione capace di superare le singole politiche settoriali e integrare lo sviluppo del territorio all’interno di una visione complessiva che sappia coniugare i temi relativi al paesaggio con quelli dell’agricoltura e del turismo, affrontare il tema dell’emergenza abitativa e della qualità urbana dei centri anche attraverso l’uso degli innovativi istituti giuridici relativi al tema della rigenerazione e riqualificazione, assumere la componente energetica all’interno delle questioni ambientali e favorire un approccio resiliente orientato alla transizione ecologica”.

E’ importante inquadrare le attese all’interno di un percorso di fatto già avviato. Il presidente di INU Veneto ricorda infatti che “la precedente amministrazione, con l’adozione del nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento avvenuta all’indomani del suo insediamento, ha portato a conclusione un lungo ciclo di pianificazione territoriale iniziato negli anni precedenti, creando le basi per l’assunzione di nuovi impegni sul versante della sostenibilità attraverso la redazione del Piano Paesaggistico Regionale che assieme all’adozione del Testo Unico delle disposizioni in materia edilizia, urbanistica e paesaggio avrebbe dovuto caratterizzare positivamente la legislatura appena conclusa, tuttavia il percorso non ha visto una sua conclusione formale per cui si auspica un rinnovato impegno in questa legislatura. Il necessario cambio di passo riguarda l’innovazione e integrazione dei temi riguardanti la sostenibilità energetica ed ambientale negli strumenti pianificatori alle diverse scale, coniugando lo sviluppo economico con quello ambientale e paesaggistico. Un buon punto di partenza potrebbe essere rappresentato dalla conclusione del redigendo Piano Paesaggistico Regionale, che attualmente è orientato alla sola disciplina dei beni paesaggistici, sviluppando anche la componente territoriale esterna ai vincoli al fine di diventare lo strumento di riferimento per le comunità locali e coordinare le politiche intersettoriali nel rispetto della specificità dei territori e della necessità di orientare uno sviluppo locale durevole e sostenibile. Un altro punto da valorizzare ulteriormente riguarda la rigenerazione urbana e territoriale anche in rapporto al monitoraggio degli effetti della legge regionale sul consumo di suolo e alla conseguente verifica sulla necessità di essere rivisitata anche in ordine ad una rivalutazione delle deroghe consentite e all’eventuale introduzione di nuove premialità urbanistiche”.

L’Istituto Nazionale di Urbanistica, da parte sua, conferma “il tradizionale approccio di dialogo e collaborazione in coerenza con quanto avvenuto negli anni precedenti, proponendo oltre ai consueti momenti di condivisione, riflessione e dibattito negli eventi organizzati, anche ipotesi di collaborazione sui temi territoriali, urbanistici e del paesaggio, mettendo a disposizione le proprie competenze in modo costruttivo e per un’azione comune orientata ad un’etica pubblica”.

 

Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica

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