INUCOMUNICA

Puglia, l'ora del cambio di passo

05/12/2025

Nuovo presidente della Giunta in Puglia, e nuovo Consiglio regionale. La recente tornata elettorale segna un naturale spartiacque che è l'occasione per esaminare le priorità e riflettere su come rilanciare l'azione amministrativa anche per ciò che riguarda il governo del territorio. Francesco Rotondo, presidente della sezione Puglia dell'Istituto Nazionale di Urbanistica, rileva che "Antonio Decaro è stato eletto con una maggioranza più ampia dei suoi predecessori per cui ci aspettiamo sia capace di guidare la Puglia verso un diverso modello di sviluppo sempre più sostenibile sia dal punto di vista della transizione ecologica, fondamento insostituibile, sia dal punto di vista dell’equità sociale e della promozione economica di settori innovativi e/o di innovazioni nei settori tradizionali. È noto che il governo del territorio è alla base di queste prospettive di sviluppo, pertanto auspichiamo che l’elezione di Decaro riporti questo tema al centro delle politiche regionali".

Chiamato a valutare l'operato dei predecessori, Rotondo sottolinea: "La precedente amministrazione non è riuscita nei primi otto anni di mandato a perseguire un modello chiaro di sviluppo locale autosostenibile coerente con il piano paesaggistico regionale. Soltanto negli ultimi due anni di mandato ha iniziato a porre il governo del territorio al centro delle attività di governo con l’avvio di un percorso verso la nuova legge urbanistica regionale, ma senza riuscire a portare a termine il percorso". Il necessario cambio di passo secondo il presidente di INU Puglia va impresso a più livelli e in diversi ambiti: "È necessario perseguire, con politiche integrate sotto il profilo economico, ambientale, paesaggistico, urbanistico, infrastrutturale e sociale, uno sviluppo locale autosostenibile coerente con quello delineato dal piano paesaggistico territoriale regionale vigente. Le risorse a disposizione in gran parte legate ai fondi strutturali europei devono essere tutte orientate in modo coerente e integrato con questo modello di sviluppo. Tutela e sviluppo sono due facce della stessa medaglia: come trasformare il territorio garantendo le generazioni attuali e quelle future. La Regione deve impegnarsi maggiormente nei propri compiti legislativi e di promozione dello sviluppo in accordo e in supporto agli Enti locali, che devono attuare tali indirizzi in sinergia con l’Ente regionale (ad esempio riprendendo il lavoro di supporto all’attuazione delle politiche a scala locale e favorendo la formazione dei protagonisti locali come rappresentanti politici, di associazioni e tecnici). Occorre sostenere la pianificazione urbanistica comunale come strumento capace di fornire a monte delle azioni di sviluppo il quadro di coerenza generale entro cui i territori saranno maggiormente in grado di fruire delle opportunità che nel tempo saranno rese disponibili, o contrastare più efficacemente i rischi che si presenteranno. La rigenerazione urbana e territoriale e il riuso dei patrimoni immobiliari dismessi nell’ottica della promozione dei beni comuni (come descritti dal Premio Nobel Elinor Ostrom, nel libro 'Governare i beni collettivi'), devono diventare l’obiettivo principe nelle trasformazioni territoriali. Favorire il riuso degli immobili dismessi come politica cardine del piano comunale, politica generale da pianificare e non da affrontare per casi singoli. Valorizzare il patrimonio culturale per rafforzare identità locale e attrattività delle città. Valorizzare il rapporto tra città e campagna, paesaggi e ambienti, in una logica di rilettura delle preesistenze e di ricostruzione di rapporti identitari su nuove economie (digital agricolture; turismo, ecc.). Riordinare, per quanto nelle competenze regionali, le indispensabili modalità di installazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, avendo capacità e forza di indentificare, insieme alla comunità regionale e in coerenza con il piano paesaggistico, le aree idonee e quelle da evitare".

Dall'INU ci sarà il consueto approccio di collaborazione: "La sezione Puglia dell'Istituto affronterà la nuova fase politica e istituzionale mettendo a disposizione della Regione le sue competenze con spirito collaborativo e costruttivo come ha fatto con tutti i governi precedenti, nella speranza di potersi rendere utile e che la nuova amministrazione voglia avvalersi anche di questo contributo. L’obiettivo dell’urbanistica, come ci ha insegnato Patsy Healey, è quello di costruire luoghi migliori per le persone che li vivono e li frequentano".

 

Andrea Scarchilli - Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica

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