Grande attenzione come ormai di consueto ai temi all’ordine del giorno, ed esperienza e competenze nel raccontare le evoluzioni del social housing, della rigenerazione urbana, di temi connessi al “green” e della tecnologia applicata alle città. La ventiduesima edizione di Urbanpromo, conclusa nei giorni scorsi a Firenze, promossa dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e organizzata dalla società strumentale URBIT – Urbanistica Italiana Srl, ha risposto alle attese di qualità e registrato un’ottima risposta in termini di affluenza e interesse.
Lo conferma Gianni Biagi, presidente di URBIT (nella foto in apertura interviene alla manifestazione), sottolineando che “Urbanpromo si conferma, anche per l’edizione numero 22, un luogo di confronto, di dialogo, di scambio di idee, di messa in comune di progetti per il Paese. Un luogo aperto e disponibile per chi abbia intenzione di muoversi verso i nuovi orizzonti delle politiche urbanistiche, delle politiche per la casa e l’abitare sociale, per la transizione ecologica e digitale. Quest’anno presso l’Innovation Center di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, main partner della manifestazione, sono transitate 1454 persone e ai convegni hanno partecipato oltre 2600 persone in presenza, atteso che molti dei presenti hanno partecipato a più convegni. Un panel altamente qualificato che ha discusso di abitare sociale, di abitazioni per i lavoratori agricoli, di intelligenza artificiale e pianificazione e gestione delle trasformazioni urbane, dell’esigenza di una nuova legge di principi per l’urbanistica italiana, di Comunità Energetiche Rinnovabili e del rapporto fra energia e paesaggio, di progetti di rigenerazione urbana e di come contrastare la perdita di identità delle città a causa del proliferare degli affitti brevi a carattere turistico e infine di quale ruolo svolgono le reti infrastrutturali nella nuova organizzazione delle città”.
Da molto tempo oramai i convegni di Urbanpromo rappresentano l'opportunità complessiva per tracciare un quadro sullo stato dell'arte che riguarda le politiche e gli strumenti della rigenerazione urbana nel nostro Paese. Biagi ricorda infatti che “alla rigenerazione urbana e alle agende urbane sono stati dedicati due convegni molto partecipati e dove sono stati illustrati alcuni dei più significativi casi di intervento in corso in questo periodo in Italia. Nel convegno dedicato sono stati illustrati i casi di rigenerazione urbana in Emilia-Romagna da parte della Regione, gli esempi di città di prossimità e di interventi di social housing da parte del Fondo Housing Sociale (FHS), l’intervento di rigenerazione dei rioni San Giacomo e Valmaura- Giarizzole a Trieste, il progetto di rigenerazione urbana a base culturale per il Comune di Colle di Val d’Elsa candidato a Città della Cultura 2028, esperienze di rigenerazione nell’area del Conero, il recupero del palazzo ducale di Andria, nuove residenze universitarie a Lecce, esperienze della Città Metropolitana di Bologna e infine una riflessione sulla rigenerazione come responsabilità progettuale e sociale da parte di un team di professionisti. Un campo di interesse molto variegato che testimonia la vitalità del settore della rigenerazione urbana. Lo stesso dicasi per il convegno sulle agende urbane che, coordinato da Valerio Barberis, ha mostrato alcuni esempi: dalla Campania con Benevento, dall’Umbria con Perugia e altre realtà dell’area, con Brescia, con le esperienze dell’Emilia-Romagna e infine con un esempio di intervento per migliorare le attività di invecchiamento attivo con il Consorzio Fabrica a Firenze e nell’area del Mugello. Molta carne al fuoco da valutare, analizzare, definire ai fini di promuovere nel prossimo anno ulteriori e più mirate riflessioni. Una riflessione infine importante è venuta da INU Toscana con il convegno dal titolo ‘Rigenerazione o Degenerazione urbana?’ dove si sono affrontati anche gli aspetti critici delle politiche di rigenerazione e le condizioni per evitare che esse stesse diventino modalità di crescita degli squilibri urbani”.
Accanto a “Urbanpromo Città”, gli altri “contenitori” della manifestazione - Green, Digital e Social Housing – hanno offerto spunti di notevole interesse. Il presidente di URBIT prosegue: “Come ho accennato i settori del Green, del Digital e del Social Housing fanno ormai da tempo parte fondamentale delle proposte di Urbanpromo. In questi settori, in particolare nei primi due, una attenzione specifica è stata posta sui temi dell’uso sociale dell’IA e della limitazione al consumo di suolo. Si segnalano per l’interesse che hanno suscitato sia fra gli operatori sia fra i professionisti e le pubbliche amministrazioni i temi della Logistica fra brownfields e Zone Logistiche Semplificate in un momento nel quale le ZLS sono al loro inizio. Interessante è stato comprendere come queste nuove forme di gestione dei sistemi di insediamento della logistica si intersechino con la pianificazione comunale e regionale. Allo stesso modo i temi dell’uso dell’Intelligenza artificiale nella pianificazione e gestione della città sono stati raccontati da esperti - sia giuristi che pianificatori e filosofi - attraverso esempi concreti di progetti elaborati direttamente dall’intelligenza artificiale per interventi di recupero di compendi immobiliari dismessi da tempo. Ma il momento principale di Urbanpromo 2025 è stato quello di apertura con il convegno sull’Abitare Sociale dove sono state presentate le idee dell’Europa da parte dell’onorevole Irene Tinagli del Parlamento Europeo e dell’Anci da parte della sindaca di Firenze Sara Funaro, delegata Anci per la Casa. Nello stesso convegno sono state raccontate le esperienze in corso di Scandicci (Firenze), Livorno e Milano e poi sono state raccolte le valutazioni dei principali attori del settore: dall’ad di CDP Real Asset ai direttori delle fondazioni bancarie Cariplo e Cassa di Risparmio di Firenze, dalla presidente di Legacoop abitanti, al presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa. Nel pomeriggio si sono affrontati i temi dell’Abitare Sociale dal punto di vista degli operatori del settore del sociale e dell’abitare solidale. Di particolare interesse le relazioni sulla valutazione e misurazione dell’impatto sociale e sulla finanza come fattore abilitante dei progetti ad impatto sociale oltre a quanto è stato raccontato sugli usi temporanei come strumento di indirizzo della progettazione”.
Lo sguardo è già all’orizzonte, all’edizione numero 23: “Come consuetudine il cda di Urbanpromo analizzerà quanto è accaduto nell’edizione appena finita e riprenderà le interlocuzioni e le valutazioni, assieme allo staff, per avviare l’edizione 2026 di Urbanpromo. Lo farà coinvolgendo il Comitato di Indirizzo che rappresenta i maggiori partner di Urbanpromo. Lo farà partendo dai risultati lusinghieri di questa edizione e anche avendo a mente alcuni degli obbiettivi che Urbanpromo ha come missione. In particolare il coinvolgimento delle esperienze dei territori e delle città e le idee che sono nate e nasceranno all’interno della comunità dell’INU e che rappresentano una fonte primaria di conoscenze e di collegamento con il territorio nazionale”.
Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica