Roberto Occhiuto è stato confermato Presidente della Regione Calabria in seguito alle elezioni che si sono recentemente svolte. Si apre quindi di fatto una nuova fase, sebbene all’insegna della continuità, che l’Istituto Nazionale di Urbanistica guarda con interesse alla luce del percorso che ha aperto da tempo, di promozione e di proposta di una riforma del governo del territorio. L’auspicio è che i primi segnali di accoglimento degli stimoli dell’INU proseguano e si concretizzino perché come dichiara il presidente della sezione regionale Domenico Passarelli “ad inizio anno 2025 si è avuto un timido ma significativo segnale di risveglio da parte della Giunta regionale, forse dovuto all’incessante sollecitazione da parte della sezione calabrese dell’INU che attraverso le tante iniziative ed attività chiedeva di riposizionare il tema del governo del territorio al centro dell’Agenda politica regionale o quanto meno di considerarlo nella sua capacità di sviluppare processi virtuosi, a vantaggio delle innumerevoli risorse e potenzialità presenti sul territorio regionale calabrese”.
Passarelli in particolare ricorda che “durante la seconda fase dell’amministrazione regionale è stata affidata la delega ad un assessore già destinatario di diverse responsabilità che ha avuto la lungimiranza di sottoscrivere un protocollo d’intesa con la sezione dell’INU Calabria accompagnandolo con la relativa iscrizione all’Istituto. A seguito di ciò sono state promosse giornate di sensibilizzazione presso le cinque province regionali della Calabria invitando i Comuni a parteciparvi al fine di redigere i propri strumenti urbanistici e allo stesso tempo si era dato avvio ad una riflessione per riformare la legge urbanistica regionale. Si rammenta che in Calabria solo il 12 per cento dei Comuni ha approvato un proprio piano urbanistico nel rispetto della legge urbanistica n° 19 istituita nel 2002”.
Ecco quindi, dice il presidente regionale dell’INU, che “come sezione Calabria non possiamo che esprimere l’auspicio di continuare a lavorare a favore della riforma del governo del territorio. Dall’approvazione della legge n° 19/02 sono passati 23 anni e sono sufficienti per tirare le somme, per dare conto dei risultati che sono stati ottenuti e delle criticità che si sono forse moltiplicate attraverso le tante modifiche intervenute. E’ quindi necessario un ripensamento attorno ad una legge che ha fatto il suo tempo”.
La sezione Calabria, con Passarelli presidente, ha promosso numerose iniziative di “raccolta” di istituzioni, ordini professionali e associazioni per discutere della necessità e dei contenuti della riforma: convegni e confronti tra gli altri in Regione, a Tropea, Lamezia Terme, Crotone, Malito. Per INU Calabria la riforma urbanistica dovrà rifarsi ad alcuni principi, criteri, paletti, codificati nel dettaglio: riordino e semplificazione della normativa, come testo unico, della LUR, dello strumento generale regionale QTRP, con aggiornato Quadro Conoscitivo ed annessa pianificazione paesaggistica; tutela dei poteri costituzionali pianificatori e dei principi di sussidiarietà dei Comuni, con l’accompagnamento degli stessi nei percorsi di pianificazione, mediante l’istituzione di un “Urban Center Regionale”, con specifica piattaforma interattiva; istituzione di un organico “Sportello Unico Regionale”, ai fini di un parere unico regionale, con la partecipazione dei Comuni interessati, per il coordinamento dei vari livelli procedurali e finalizzato al superamento di possibili sovrapposizioni e conflitti multidisciplinari istituzionali; procedure sdoppiate per i PSA: una per area vasta e complementare tra i comuni, limitata per gli interessi intercomunali e l’altra operativa per il livello delle competenze di chiara gestione comunale. Istituzione ope legis dei PSA per i principali territori comunali conurbati; la pianificazione regionale e comunale dovrà ispirarsi, con modalità risolutive, ai principi del “contenimento dell’uso del suolo”, della “mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici” e della “rigenerazione urbana” che dovranno essere adottati con le finalità delle specifiche normative e coerenti con le strategie e gli obiettivi nazionali e dell’UE, prevedendo anche sistemi regionali di premialità, volti a sostituire l’espediente spesso utilizzato per non pianificare e che consente oggi la LUR; modifica, integrazione e funzionamento del Nucleo di Valutazione Urbanistico-territoriale previsto dalla LUR, per garantire la partecipazione degli Enti competenti che a vario titolo sono coinvolti nella pianificazione territoriale e nell’attività legislativa della Regione.
In generale, volgendo lo sguardo oltre la priorità della riforma, INU Calabria ritiene, spiega Passarelli, "che la futura fase politica ed istituzionale sia articolata secondo un approccio in cui la pianificazione abbia valenza, oltreché paesaggistica, anche di piano di adattamento climatico e che contenga una efficace ed efficiente normativa sul consumo del suolo e sulla salvaguardia dei suoli agricoli e del patrimonio di edilizia rurale. Lo scopo finale è anche quello di concorrere alla formazione di una coscienza dei luoghi per ri-generare un territorio, da considerare come bene comune, contribuendo alla sua salvaguardia e restituendo alle aree degradate la dignità di luogo”.
Andrea Scarchilli - Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica