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Rapporto dal Territorio: storia, ricerca e innovazioni

29/05/2025

A 25 anni dalla prima edizione, il Rapporto dal Territorio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica attraversa una fase di rilancio e di rinnovamento. Mentre è online sul sito web dell’INU una pagina apposita che offre una selezione del materiale prodotto in questo quarto di secolo, sarà presentato a breve un portale che offrirà la possibilità di fruire di aggiornamenti regolari. Il veicolo digitale andrà quindi ad affiancare quello tradizionale, cartaceo, così che alla consueta ricchezza di dati ed elaborazioni sullo stato della pianificazione nel nostro Paese, si aggiungerà anche il vantaggio della attualità.

“L’aggiornamento sarà costante – sottolinea il responsabile scientifico Pierluigi Properzi – così che ognuno dei settori del Rapporto verrà attualizzato in tempo reale dai curatori in relazione al recepimento dei dati e alle eventuali mutazioni del contesto. Il primo intervento programmato in questo senso riguarderà i piani paesaggistici e i piani dei Parchi”.

Il Rapporto dal Territorio, si legge nella presentazione, “ha il compito di descrivere ed interpretare le concrete attività di pianificazione e di governo del territorio in corso, e di raccogliere gli avanzamenti conoscitivi ed interpretativi che emergono dai gruppi di lavoro nazionali dell’INU”. Uno strumento legato quindi a doppio filo alle attività dell’Istituto, tale da costituirne un fondamentale supporto scientifico. Al Rapporto lavorano a vario titolo 120 persone, i cui contributi avranno anche un compito molto importante nel prossimo orizzonte di attività dell’INU. Il presidente Michele Talia ha infatti sottolineato nel corso della sua relazione al Congresso di Roma dei giorni scorsi dedicato al “piano utile”, che il Rapporto dal Territorio svolgerà una funzione di presidio di un’attività di ricerca e di studio che punterà a far emergere l’utilità della pianificazione. 

A questa sfida ci si prepara con un approccio sempre più flessibile, e pressoché in tempo reale. Per quanto riguarda il sito web, e l’obiettivo del costante aggiornamento, Properzi evidenzia in aggiunta l’importanza del prodotto dei “Quaderni del RdT”, che sono di tipo areale-amministrativo o tematico. Essi vengono prodotti anche a supporto delle attività dell’INU, fruendo dei materiali e documenti da fornire a convegni, incontri e seminari. Ad aggi sono stati prodotti otto Quaderni. Da segnalare anche alcune recenti sperimentazioni, come quella sullo stato della pianificazione in un campione di trenta città italiane, che segna il passaggio da un approccio quantitativo ad uno qualitativo: nel Quaderno n° 8 si esamina ad esempio il modo in cui i piani urbanistici vengono prodotti (rapporto con le Leggi Regionali, presenza uffici di Piano, etc.).

Anche grazie a queste innovazioni, sottolinea Properzi, “il Rapporto dal Territorio si caratterizzerà sempre di più come una sede nella quale i ricercatori potranno fruire di elaborazioni critiche e dati aggiornati”. Con riferimento infine alla connessione con il sistema nazionale di ricerca “è il caso di sottolineare che si stanno concretizzando sempre di più le relazioni dell’INU con altri Enti come Ispra e Istat soprattutto in vista della messa a punto di indicatori e altri strumenti di rilevazione”. Secondo il responsabile scientifico questo patrimonio conoscitivo, e l’ampio gruppo di persone che lavorano da tempo al Rapporto dal Territorio, “possono costituire il nucleo embrionale di un organismo di ricerca stabile e accreditato, denominato ”.

 

Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica

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