INUCOMUNICA

Franco Alberti presidente di INU Veneto: “E’ il momento di innovare”

26/02/2025

Franco Alberti, architetto, dirigente della Regione Veneto collocato in aspettativa per svolgere l’incarico di direttore dell’Istituto Regionale Ville Venete, è il nuovo presidente di sezione dell’Istituto Nazionale di Urbanistica. Arriva a svolgere l’incarico in una fase caratterizzata dal culmine del percorso di approvazione del Testo Unico dell’urbanistica e dell’edilizia denominato "Veneto territorio sostenibile", ma anche dal dibattito sull’opportunità di innovare norme che riguardano più strettamente il governo del territorio.

“La nostra regione – premette il neopresidente di INU Veneto – si è distinta sin dagli anni Sessanta del secolo scorso per un notevole sviluppo economico e insediativo. Il tentativo è sempre stato quello di regolarlo attraverso la predisposizione di normative e strumenti. In questo senso ritengo che il nostro apparato legislativo sia di buon livello: la legge urbanistica è del 2004, e a oltre vent’anni dall’approvazione possiamo tirare le somme registrando un’ottima risposta da parte dei Comuni, che in grande maggioranza hanno approvato nuovi piani adeguandoli ai suoi dettami, basati sulla pianificazione duale”.

Franco Alberti segnala anche l’importanza di altre leggi, come quella sul contenimento del consumo di suolo e la rigenerazione urbana e le norme sull'edilizia sostenibile legate al piano casa, ma anche la buona dotazione generale attraverso strumenti come il piano territoriale di coordinamento regionale che nel 2020 ha gettato le basi per il piano paesaggistico che è attualmente in corso di redazione da parte della Regione in accordo con il Ministero della Cultura. Tutte le Province hanno approvato i piani di coordinamento, e sono in vigore diversi piani di area vasta.

Ora come si è accennato “in Consiglio regionale è in discussione il testo unico dell’urbanistica e dell’edilizia, che rappresenta un’importante occasione per sistematizzare in modo organico il complesso delle disposizioni su questi temi. L’Istituto Nazionale di Urbanistica è stato audito assieme ad altre associazioni, e alcune nostre osservazioni sono state recepite. E’ chiaro che si tratta di un testo che ha limiti per la sua stessa natura, può al più razionalizzare, con scarse possibilità di innovazione. Proprio per questo riteniamo che sia opportuno anche cominciare a pensare a una ‘fase due’, che sia caratterizzata da un intervento ambizioso sul governo del territorio regionale da incentrare sul concetto di sostenibilità. Si può perciò prendere in considerazione l’aggiornamento della legge del 2004, riflettendo su quello che ha funzionato e quello che ha funzionato meno. Da parte nostra auspicheremmo una maggiore flessibilità rispetto agli adempimenti richiesti ai Comuni, facilitando il compito per quelli più piccoli”.

In generale INU Veneto, spiega Alberti, “sarà un osservatorio su quello che accade rispetto al dibattito istituzionale e pubblico sul governo del territorio, e costantemente segnalerà l’importanza di introdurre l’elemento della sostenibilità. C’è da monitorare anche la formazione di diversi strumenti che pur non essendo strettamente urbanistici coinvolgono la disciplina: penso al piano energetico regionale, in discussione in Consiglio regionale, e ai piani di adattamento climatico predisposti dai Comuni”. All’attività tradizionale di relazione con le istituzioni, lNU Veneto affiancherà l’obiettivo “di fare attività su questioni complesse che riguardano la sostenibilità, l’urbanistica, il governo del territorio, avvicinando platee più ampie di quelle costituite dai soli addetti ai lavori. Negli anni scorsi abbiamo sperimentato con successo le passeggiate urbane: è anche attraverso strumenti di questo tipo che si riesce ad avvicinare e sensibilizzare, sui temi, un numero maggiore di persone”.

 

Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica

veneto inu veneto alberti