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#Dialoghi di sostenibilità: il 29 settembre il terzo incontro è sulle Nature Based Solutions

24/09/2021

Prosegue il ciclo di “#Dialoghi di sostenibilità”, l’iniziativa promossa dal gruppo tematico di INU Giovani "Sostenibilità e Climate Change", in cui si affrontano i temi della sostenibilità e le sfide poste dal cambiamento climatico con esponenti della pubblica amministrazione, del mondo accademico e della ricerca, con liberi professionisti impegnati nelle nuove sfide della progettazione urbana. Il 29 settembre prossimo si svolgerà online, in diretta Facebook, il terzo dialogo, incentrato sulle Nature Based Solutions.

Il dialogo del 29 settembre sarà moderato da Sara Ferraro e Alberto Bonora e coordinato da Giada Limongi, Maria Somma e Carlo Federico dall’Omo. Del gruppo “Sostenibilità e climate change” di INU Giovani fanno parte anche William Aiello, Michele Cammareri, Laura Ferretto, Federica Gerla, Alessandra Longo, Matteo Lorenzo, Giovanni Mancardi, Benedetto Mazzullo, Giuseppe Milano, Elisa Privitera, Mattia Scalas e Valeria Tesi.

Tra gli ospiti del terzo dialogo ci sarà Luisa Ravanello, funzionaria ARPAE dell’Emilia-Romagna, impegnata tra le altre cose nel percorso del progetto SOS4LIFE. La sua presenza, spiega Alberto Bonora, nasce dalla volontà di arricchire il confronto “con il contributo di chi come lei fa formazione sulla materia al centro del dialogo, le Nature Based Solutions: sarà molto interessante unire questa dimensione a quella più propriamente progettuale”. Bonora descrive quello delle NBS come un approccio “ancora in fase di costruzione, anche se nel Nord Europa e negli Stati Uniti incominciamo a vedere esperienze molto importanti. Si tratta di un metodo destinato a perfezionarsi e diffondersi ulteriormente, visto che gli impatti crescenti del cambiamento climatico rendono irrinunciabili le azioni di adattamento. Il grande pregio delle Nature Based Solutions è quello di innescare effetti e benefici su più livelli. I servizi ecosistemici che forniscono sono di frequente multipli (nello stesso intervento si possono mettere assieme ad esempio il miglioramento del deflusso idrico superficiale, l’aumento della biodiversità e il contrasto alle isole di calore), con possibili ricadute positive anche sui valori immobiliari". 

Oltre a quello di Ravanello, ci saranno il 29 settembre gli interventi degli architetti Elena Farné e Andrea Balestrini. Quest’ultimo è il responsabile del Research Lab di LAND, a Milano, che si occupa di Nature Based Solutions sia a livello di bandi europei che di progettazione. Quella attraverso le NBS, spiega Sara Ferraro, “non è ancora sfruttata abbastanza perché poco presente nella cultura progettuale italiana, ma sta prendendo sempre più piede. Si tratta di un tema molto attuale: riuscendo a riqualificare l’ambiente che ci circonda si ottengono anche benefici per la qualità della vita, per la collettività”. Cita come ulteriore vantaggio delle Nature Based Solutions, oltre a quelli richiamati da Bonora, “la capacità di unire alla sostenibilità il benessere sociale ed economico”.

Tra le buone pratiche indicate da Ferraro ci sono la piazza d’acqua di Rotterdam, il Parco Gavoglio di Genova, il BAM di Milano, il Lot 066 di Montreal, il Saint Ouen Park di Parigi, il Brooklyn Botanic Garden di New York. 

 

Andrea Scarchilli - Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica

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