INUCOMUNICA

Il ricordo di Franco Archibugi

24/11/2020

Nella notte tra la scorsa domenica ed il lunedì, si è spento Franco Archibugi all’età di 94 anni. Il precedente venerdì aveva partecipato al secondo evento di celebrazione del 90° dell’INU, “Curando fragilità” con la sua simpatica ironia, sfuggendo alle domande per riaffermare due sue profonde convinzioni: l’importanza della didattica e l’integrazione tra economia e pianificazione del territorio. Infatti è stato sempre professore con passione ed impegno. Partecipò alla fondazione della Università della Calabria come ad un esperimento di politica di sviluppo per il Mezzogiorno, poi passò alla Facoltà di Architettura di Napoli, sempre mantenendo proficui e duraturi rapporti con gli allievi più dotati. Una volta in pensione, continuò ad insegnare presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e collaborò con il Formez. Continuava poi l’attività didattica e di ricerca nel Centro di studi e piani economici da lui fondato nel 1962.

Nella sua vasta produzione pubblicistica molti si possono considerare libri di testo a partire dai Principi di pianificazione regionale fino alla Teoria dell’urbanistica.

Per quanto riguarda la sua attività di frontiera tra economia ed urbanistica, il ricordo si focalizza sul Progetto ’80, presentato dal ministro Antonio Giolitti sul numero 57 di Urbanistica, nel 1971, unico tentativo, non andato in porto, nel nostro paese, di una pianificazione del territorio nazionale. Per le sue salde convinzioni non si arrese a questa come ad altre sconfitte e continuò a propugnare la necessità della pianificazione regionale come strumento di territorializzazione delle politiche di sviluppo.

In seguito, fu tra i primi in Italia a cogliere le potenzialità della pianificazione strategica e della teoria della pianificazione più in generale. Per quest’ultima elaborò una versione che chiamò planologia, con lo scopo di costruire una teoria in grado di guidare i pianificatori nella loro attività professionale utilizzando le conoscenze più avanzate delle scienze sociali. Per la prima, ebbe il grande intuito che fosse uno strumento chiave per la riforma della pubblica amministrazione, oltre che una importante innovazione negli stili di pianificazione, e elaborò manuali e corsi per contribuire alla preparazione manageriale dei dirigenti pubblici. Le pagine che scrisse su questo argomento avrebbero meritato maggiore diffusione sia negli ambienti accademici che in quelli della pubblica amministrazione.

Franco Archibugi aveva una grande attenzione su tutto quanto di maggiore rilevanza accadeva nel mondo, relativamente al suo campo d’interesse; una costante linea di comunicazione con i maggiori organismi internazionali, come l’OCSE; una vastissima sete d’informazione sulla produzione scientifica internazionale; un intuito speciale per le idee più efficacemente innovative. Nel giardino della sua villa nei sobborghi romani, aveva costruito, per il Centro, un intero fabbricato, oggi interamente una biblioteca, tra le più fornite di titoli nel campo della pianificazione.

Personaggio a cavallo tra saperi, ruoli e responsabilità ne ha goduto dei pregi come ne ha sofferto della difficoltà, che, per quanto ne so, ha anche aspramente criticato, mai si è lamentato.


Francesco Domenico Moccia - segretario generale INU