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Firenze – Assisi con Roma per il World Water Forum del 2024: l’INU in prima fila nel comitato promotore

29/10/2020

L’Italia gioca le sue carte per il Forum mondiale sull’acqua. Il nostro Paese è infatti in campo per ospitare il World Water Forum del 2024, con la candidatura delle città di Firenze e Assisi affiancate da Roma, dove la location aggiuntiva della capitale è stata inclusa per una due giorni post – evento su acqua e cibo. L’Istituto Nazionale di Urbanistica assieme a numerosi enti e organizzazioni di prestigio fa parte, con un ruolo di primo piano, del comitato promotore guidato da Alta Scuola. Ci sono, per citarne solo alcuni, il Ministero degli Esteri, la Protezione civile, l’Ispra, il Consiglio nazionale dei geologi. L’INU in particolare ha proposto nell’ambito del dossier di candidatura una scheda che affronta la questione della pianificazione urbanistica nelle città soggette ad esondazioni. Se la candidatura andrà in porto, organizzerà uno dei “dialoghi” dell’evento, di carattere mondiale.

Endro Martini è il presidente del Centro Studi di Alta Scuola. Ha tessuto la candidatura assieme agli enti coinvolti, basandola su una visione molto suggestiva, attraversata dal filo rosso del Rinascimento. “Si parte – spiega – da Leonardo, dal genio dell’acqua, per arrivare alle sfide della stagione dei cambiamenti, a cominciare da quello climatico. Quello che proponiamo è un vero e proprio rinascimento dell’acqua a cui tutti devono potranno partecipare con pari dignità”. L’inclusione è uno dei caratteri salienti della proposta di Firenze - Assisi: dal punto di vista del genere (si eviterà di costruire una sezione di evento per le donne, puntando alla parità in tutte le articolazioni) e delle idee visto che, sottolinea Martini, “si vuole essere assolutamente aperti ai contributi della società civile, per discutere delle soluzioni, con l’orizzonte del rinascimento dell’acqua”.

E’ del resto un fortissimo messaggio di inclusione della candidatura italiana la partnership accordata dal Sacro Convento di Assisi e soprattutto la sua proposta di ospitare nell’ambito dell’evento un dialogo interreligioso sul tema dell’acqua. Non esiste probabilmente luogo migliore della città di San Francesco per ambire a una cornice che sia caratterizzata dall’apertura e dal confronto.

I Forum mondiali sull’acqua si svolgono ogni tre anni a partire dal 1997. Vengono celebrati in concomitanza con la Giornata mondiale dell’acqua, il 22 marzo. L’ultimo si è tenuto a Brasilia nel 2018, il prossimo sarà a Dakar tra qualche mese. Prima di allora, presumibilmente tra dicembre e gennaio, il World Water Council deciderà se accettare la candidatura italiana, oppure optare per le alternative: non è consuetudine rendere note le proposte, ma sembra che in campo oltre a Firenze – Assisi ci siano almeno altre due proposte, tutte, pare, extraeuropee.  

L’opportunità è notevole, e ha se possibile acquistato valore alla luce del momento che si sta attraversando, dice Martini: “L’acqua è un elemento strategico per il contrasto alla pandemia. Penso a quanto sia importante per azioni come le sanificazioni, e in generale per l’igiene.  C’è un forte elemento di attualità destinato a rafforzarsi nei prossimi anni, visto che i frutti delle soluzioni del Recovery Plan non li vedremo prima del 2022. Il Forum del 2024 potrà essere quindi l’occasione per un primo bilancio post – pandemia, e anche per fare il punto sullo stato di attuazione degli obiettivi dell’Agenda Onu 2020 2030: l’acqua è un tema ricorrente nei goal”.

Non ultime, le ricadute economiche. Bastino alcuni numeri di Brasilia: 110mila presenze, 80mila metri quadri di padiglioni espositivi, con tutto ciò che ne deriva in termini di possibilità di promozione delle imprese del settore, e di visibilità delle associazioni mondiali che si occupano d'acqua. Il Forum sarà anche un volano per il settore turistico, tanto che la candidatura italiana include anche la proposta di una serie di visite nei “luoghi d’acqua”.

 

Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica 

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