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Urbanistica Informazioni fa 300. Il traguardo raggiunto dalla rivista dell’INU, una storia di costanza e di innovazioni

14/01/2022

Il numero della rivista dell’INU Urbanistica Informazioni del novembre/dicembre scorsi è stato il 300. Un traguardo prestigioso per la rivista voluta dall’allora presidente Edoardo Detti e fondata da Edoardo Salzano nel 1972, e che quindi presto raggiungerà anche il suo cinquantesimo anno di vita. Da poco è cambiata la direzione: nel marzo dell’anno scorso Carolina Giaimo è succeduta a Francesco Sbetti. Giaimo, componente della Giunta esecutiva nazionale, coordinatrice della Community "Ricerche e sperimentazioni nuovi standard" e vicepresidente della sezione Piemonte e Valle d’Aosta dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, ha alle spalle un percorso solido nella rivista: dal 1996 al 2000 ha lavorato nella redazione regionale piemontese, dal 2001 al 2016 in quella nazionale, inserita dal direttore Paolo Avarello.

Giaimo spiega: “Nei suoi quasi cinquant’anni di vita Urbanistica Informazioni non ha mai smesso di essere la voce della strategia politica e culturale dell’INU, così come la volle Salzano quando la fondò. Non si è mai limitata a fare solo questo: è riuscita sempre a ottemperare alla missione di fornire informazioni utili a chi si occupa di urbanistica e governo del territorio, avendo come riferimenti l’accademia, la professione e la pubblica amministrazione, tradizionalmente le tre anime della base associativa dell’Istituto. Ma la rivista si è anche distinta per la sua capacità di innovarsi, inserire elementi e contenuti nuovi: oggi è un esclusivo archivio che copre, con continuità e senza soluzione di continuità, cinquant’anni di vicende connesse all’urbanistica e alla pianificazione, attraversando tutti i temi settoriali e specialistici che ad esse si intrecciano”.

La sfida dell’innovazione fa parte anche del nuovo corso che si è aperto lo scorso anno. “E’ inevitabile – dice la direttrice – visto che la società negli ultimi anni è cambiata, con rapidità e forte accelerazione. Il digitale moltiplica le fonti informative e le tecniche comunicative, e ci impone di valorizzare anche altri contenuti”. Tra questi ci sono l’attenzione ai giovani nell’ambito della disciplina e della pratica della professione (in cui rientra lo spazio riservato al laboratorio INU Giovani) e i cambiamenti nel progetto grafico, che continua a mantenere il tratto distintivo della prima di copertina, fatta del collage di parole, ma che si arricchisce con una esplicita apertura al dialogo con le arti figurative per la quarta di copertina e per accompagnare lo sviluppo della struttura editoriale. Ciò per costruire una sorta di "racconto nel racconto urbanistico", di apertura verso altre forme di cultura. Viene inoltre valorizzato il rapporto con le communities dell’INU e i gruppi di ricerca ad esse collegati. Sugli obiettivi e il posizionamento di Urbanistica Informazioni Giaimo sottolinea: “E’ sulla cresta dell’onda dell’attualità dei problemi, costantemente sulle frontiere delle questioni cruciali della nostra materia. Grazie alla sua cadenza bimestrale riesce a informare, formare, documentare, illustrare e discutere”. 

Francesco Sbetti ha diretto la rivista dal 2005 fino allo scorso anno. Oggi è presidente di INU Edizioni. Ripercorrendo le ragioni alla base della sua nascita, dice che “Salzano fondò una nuova rivista per arricchire l’apparato di comunicazione dell’INU, con l’intento di allargare l’attenzione dell’Istituto dai piani urbanistici e dalle battaglie per la legge urbanistica (su cui si concentrava in modo particolare la rivista Urbanistica) alle politiche urbane. Mi riferisco in particolare all'attenzione e allo spazio dedicato al tema della casa e della difesa del suolo". Anche per Sbetti nella storia della rivista si può leggere una continuità, sancita in particolare “dall’impronta impressa dalla direzione di Paolo Avarello (dal 1998 al 2005), che proseguì nell’operazione di allargamento tematico con argomenti che si andavano imponendo a cavallo degli anni 2000: l’ambiente, il paesaggio, la mobilità, rafforzando così ulteriormente l’attenzione alle politiche e ponendo il fuoco sulle ‘pianificazioni separate’ come le ha chiamate lui stesso”. Parlando della sua direzione, Sbetti sottolinea alcune peculiarità di Urbanistica Informazioni la quale si caratterizza “non tanto come sorella minore di Urbanistica ma piuttosto quale strumento detentrice di uno spazio specifico con una attenzione alla esplorazione di temi, di pratiche, di attori del territorio. Un ruolo per Urbanistica Informazioni in questi anni ’20 che incrocia le questioni della riforma urbanistica (che non c’è) con le sfide poste dalla decarbonizzazione e dalle risorse del PNRR”.

 

Andrea Scarchilli - Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica 

 

In apertura i loghi della rivista comparsi dal numero 295 al 300