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Un successo il ventesimo Urbanpromo, parla il presidente di URBIT: “Sempre più riferimento per la rigenerazione urbana”

15/11/2023

Si è conclusa con la soddisfazione degli organizzatori il 10 novembre scorso l'edizione 2023 di Urbanpromo Progetti per il Paese. La manifestazione, promossa dall’Istituto Nazionale di Urbanistica, con il supporto organizzativo della sua società strumentale URBIT – Urbanistica Italiana Srl, è ormai e da tempo un luogo di riferimento riconosciuto per l’approfondimento e l’analisi dei temi connessi alla rigenerazione urbana e al social housing. Per la prima volta, dopo edizioni che si sono svolte a Venezia, Milano, Torino e Bologna, è stata la città di Firenze a ospitare l’evento. Come spiega il presidente di URBIT Gianni Biagi (nella foto interviene nella giornata di apertura) la novità è stata anche il modo di sottolineare il significativo traguardo dei venti anni di età: “Ci teniamo a questo proposito a rivolgere un ringraziamento, assieme alle altre fondazioni che collaborano alla realizzazione di Urbanpromo, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze che ci ha messo a disposizione un luogo simbolico, l’Innovation Center. Si tratta di una ex caserma dismessa nel pieno centro storico del capoluogo toscano, dove oggi si svolgono eventi e sono presenti una cinquantina di startup”.

L’evento si è svolto nel consueto arco di quattro giorni, gli incontri sono stati organizzati in quattro articolazioni: “Città”, “Social Housing”, “Green” e “Digital”. I numeri di riscontro sono significativi: circa 500 relatori, 39 convegni, 3500 partecipazioni in modalità online e 1100 in presenza. Biagi sottolinea che “Urbanpromo si consolida come luogo di incontro di tutti i soggetti che hanno a che fare e lavorano sui temi della città e della rigenerazione urbana. Sono intervenuti i professionisti, le pubbliche amministrazioni, i costruttori, i soggetti finanziari, le università e gli esponenti del terzo settore, questi ultimi sempre più attivi e coinvolti negli interventi di recupero urbano”. La manifestazione ha incrociato un momento molto critico e particolare, visto che ha avuto luogo pochi giorni dopo l’alluvione che ha duramente colpito la Toscana, e quindi quando è particolarmente elevata l’attenzione sui temi che riguardano il cambiamento climatico e la prevenzione dal rischio idrogeologico, su cui, dice il presidente di URBIT, “siamo tradizionalmente molto presenti. Abbiamo infatti anche in questa edizione svolto approfondimenti sull’impatto del climate change nelle città, e sui migliori modi per definire nei contesti urbani e territoriali politiche attente all’adattamento climatico, anche dalla prospettiva degli aspetti sociali ed economici”.

Grande attenzione poi, nel pieno della fase di attuazione, al Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Abbiamo mostrato – dice Biagi – il contributo di amministrazioni che lavorano con ottimi risultati”.

L’edizione numero 21 è già in cantiere. Quando manca ancora un anno, si può già anticipare che “sarà mantenuto il format inclusivo degli attori della rigenerazione urbana, del social housing, del green connesso alla città e al territorio. L’ambizione rimane quella di riuscire a cogliere ed evidenziare le innovazioni, comprese quelle dell’ambito della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale”.

 


Andrea Scarchilli - Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica