17/03/2014
L’imporsi delle migrazioni internazionali come uno dei principali fattori di cambiamento demografico delle città italiane ha condotto a profonde evoluzioni negli usi dello stock edilizio, nelle dinamiche del mercato immobiliare e nelle stesse percezioni diffuse che informano le scelte dei suoi attori. Alcune componenti di tale stock edilizio si sono dimostrate più “disponibili” ad accogliere fenomeni di filtering e di successione, che nel tempo hanno condotto a significativi processi di sostituzione di usi e popolazioni. Questi processi hanno coinvolto componenti dello stock anche molto diverse – settori popolari di città storica, quartieri di edilizia residenziale pubblica, ma anche una quota significativa dei condomini “moderni” costruiti durante il boom edilizio del secondo dopoguerra – ponendo questioni per molti versi inedite all’urbanistica e al governo urbano.
Il seminario, assumendo come sfondo il lavoro realizzato nell’ambito del Progetto FIRB sull’abitare dei ceti medi nell’Italia del boom (www.middleclasshomes.net), intende mettere a fuoco processi di filtering e di sostituzione di popolazione che hanno caratterizzato l’edilizia “media” costruita nel secondo dopoguerra in contesti che non hanno finora goduto dell‘attenzione che è stata invece riservata ai principali centri urbani. Ci riferiamo, in particolare, a quadri territoriali eccentrici rispetto alle grandi aree metropolitane, la cui crescita è stata in gran parte associata a dinamiche di sviluppo e industrializzazione diffusa, con presenza rilevante di economie legate alla piccola e media impresa manifatturiera e al turismo.
In questi contesti, una domanda abitativa legata all’accrescersi dell’occupazione e una domanda turistica orientata sia alle “seconde case” sia alle strutture ricettive di tipo alberghiero hanno prodotto tra gli anni Sessanta e Novanta del Novecento una rilevante crescita edilizia. Successivamente, processi di profonda ristrutturazione produttiva e del mercato del lavoro da una parte, e le trasformazioni nell’ambito della domanda turistica dall’altro, hanno costituito i presupposti per l’emergere di fenomeni di filtering e successione di usi e popolazioni che, sia dal punto di vista qualitativo sia da quello quantitativo, appaiono spesso anche più rilevanti di quelli di cui si è fatta esperienza in molti comuni centrali delle grandi aree metropolitane.
L’ipotesi, che il seminario aiuterà a validare o a confutare, è che questi territori siano forse fra i pochi a essere effettivamente riconducibili, nel contesto italiano, ad una fenomenologia coerentemente analizzabile con gli strumenti offerti dalle teorie del filtering e della successione residenziale maturate in ambito anglosassone.
Call for abstracts
Il seminario intende proporre una prima analisi del fenomeno in oggetto a partire dalla presentazione e discussione di singoli casi studio. I contributi selezionati potranno affrontare un’ampia articolazione di temi fra i quali segnaliamo come precipui:
Scadenze e modalità di partecipazione al seminario