INUCOMUNICA

Scegliamo il futuro di Bari: la nota del presidente di INU Puglia in vista delle elezioni comunali

27/02/2024

Il dibattito sulla scelta dei candidati sindaci per le prossime elezioni di Bari (mistero ancora irrisolto) ha avuto il merito di riportare al centro della discussione la questione urbanistica. Ma quale può essere l’utilità per i prossimi amministratori della città capoluogo di Regione di rimettere al centro dell’iniziativa politica la discussione sul futuro della città? Discutere di urbanistica significa discutere del futuro dei luoghi che costituiscono la città, delle attività che vi si svolgono e degli abitanti che la vivono. Quali sono i principali temi del futuro della città di Bari che l’urbanistica pone agli aspiranti sindaci?

Sono principalmente i temi della transizione ecologica, energetica e digitale, che non sono solo parole di moda o utili per ottenere i finanziamenti PNRR, ma che sintetizzano molteplici contenuti che si devono tradurre in azioni concrete, come ogni anno ci ricorda il Rapporto ASVIS. Non tutti i temi sono affrontabili attraverso il piano urbanistico, ma tutti certamente hanno un riflesso sul governo della città e sulla vita dei suoi abitanti. Nell’ambito della transizione ecologica tre temi appaiono dirimenti: il risparmio di suolo, la mobilità senza idrocarburi e la chiusura del ciclo dei rifiuti. Tutti gli obiettivi di economia circolare si possono raggiungere soltanto attraverso la capacità di riciclare i residui dei processi produttivi e questo necessita un miglioramento complessivo della capacità di smaltimento, riciclo e riuso dei rifiuti a partire da quelli urbani che ne rappresentano una componente particolarmente significativa. Fino ad ora, gli interventi attuati non sembrano aver raggiunto gli obiettivi desiderati. Dagli stessi dati comunicati dal Comune nella richiesta di pagamento della tassa comunale TARI, si rileva che negli ultimi 3 anni (dal 2020 al 2022) la percentuale di raccolta differenziata è diminuita aumentando conseguentemente la quota di indifferenziata.

La soil strategy approvata dall’Unione Europea prevede che entro il 2050 si azzeri il consumo netto di suolo. In Puglia, nel 2022, secondo i dati del Rapporto ISPRA 2023, sono stati consumati 18.3 nuovi ettari per 100 mila abitanti; a Bari 11.1 nuovi ettari per 100 mila abitanti.Il risparmio di suolo nella nostra regione prima che nelle nostre città va affrontato alla radice. A scala regionale occorre una nuova legge sul governo del territorio che, come responsabilmente già fatto dalla L.R. 24/2017 in Emilia-Romagna, ponga un termine di utilizzo ai residui dei piani urbanistici vigenti che, come nel caso di Bari, rappresentano la principale causa di consumo di suolo. Anche il Comune, nel nuovo PUG (ormai anche quello già nel cassetto andrà aggiornato e speriamo approvato), differenziando le previsioni strutturali da quelle programmatiche e applicando il DRAG, può fornire un termine ai residui di piano rendendo meno drastico il passaggio dal PRG al PUG e favorendo un migliore accoglimento delle nuove previsioni. Come affermava Campos Venuti le previsioni dei piani generano attese che si trasformano in eredità, successioni, vendite, una rendita urbana che va tenuta in conto ed eliminata in tempi e modi adeguati. La qualità della vita degli abitanti di una città è tanto più elevata quanto più elevata è la quantità e la qualità di abitazioni e servizi. Senza servizi non è una città ma un dormitorio.

Una città vivibile è una città sicura e ricca di commercio al dettaglio che anima e presiede le strade. Nessuna guerra alla grande distribuzione, ma necessità di incentivare il commercio al dettaglio e soprattutto incrementare la qualità (e magari anche la digitalizzazione) degli spazi pubblici dei poli commerciali a cielo aperto di cui, per fortuna, è ancora dotata la città. Le strade del commercio di quartiere devono essere curate, arredate probabilmente riscaldate, raffreddate e riparate dalle intemperie, attrezzandole con i necessari parcheggi per competere ad armi pari con la grande distribuzione. Bari è la più grande città universitaria della Puglia e la seconda dopo Napoli nel meridione peninsulare. La residenza universitaria non ha il peso che dovrebbe avere nell’offerta residenziale della città. Gli esiti del percorso istituzionale e di ricerca che ha coinvolto Regione Puglia, ADISU Puglia, l’Associazione Urban@it nel gruppo di lavoro coordinato da Nicola Martinelli, fin dal 2021, ha fornito i numeri di un fabbisogno ancora insoddisfatto di case a costi calmierati e adeguatamente dotate di servizi di base che le migliori città universitarie europee ormai offrono a chi decide di svolgere il proprio percorso di studi in questi contesti urbani. Bari si è scoperta città turistica, ma nessuno ne ha pianificato l’evoluzione. Si tratta, in estrema sintesi, di incentivare, piuttosto che (esclusivamente) vietare, ulteriori attività commerciali che non siano legate all’ormai saturo settore della ristorazione o della residenza turistica e di mantenere e incrementare i servizi pubblici esistenti, a partire da quelli indispensabili per le famiglie. Infine, il verde è il materiale urbano fondamentale della città contemporanea. Non è più soltanto un elemento estetico e decorativo o dedicato al tempo libero, ma va considerato come una vera e propria infrastruttura urbana. La natura va integrata nella città. Le strade dovranno divenire nuovi corridoi ecologici (ciclabili) e sempre più verdi attraverso l’utilizzo di siepi e alberature. Quelli elencati in questo testo sono solo alcuni dei temi di urbanistica che la prossima Amministrazione dovrà affrontare, ma appaiono tra i più urgenti. Per affrontarli compiutamente la città avrà bisogno di avere un assessore all’Urbanistica dedicato che si integri in modo continuo e sinergico con la struttura tecnica già presente e sia disponibile a incontrare cittadini e attori sociali ed economici per comprenderne difficoltà e aspirazioni e orientarne le azioni.

 

 

Francesco Rotondo

Professore Associato di Urbanistica Politecnica delle Marche

Presidente Istituto Nazionale di Urbanistica sezione Puglia