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Post-pandemic Cities: il resoconto del convegno di INU Sicilia

13/10/2020

Nei giorni 8 e 9 ottobre 2020 si è svolto il Convegno POST-PANDEMIC CITIES: LE SFIDE DELL'URBANISTICA DOPO L'EMERGENZA, organizzato da INU Sicilia.

Il Convegno si inserisce tra le attività dell’INU promosse nell’ambito dell’impegno volto ad approfondire le nuove sfide che l’urbanistica e la pianificazione territoriale devono saper cogliere nell’era del Covid-19 per potersi efficacemente rinnovare.

Le finalità del Convegno si sono, infatti, addensate attorno alla singolare opportunità che ci viene offerta per un ripensamento complessivo dei modelli di sviluppo finora perseguiti, affinchè questa drammatica esperienza non si riduca in un’occasione mancata. E rispetto a tali sfide la centralità dell’urbanistica diviene quanto mai evidente.

La struttura del Convegno (articolata in sessioni plenarie, special session, tavole rotonde e sessioni in parallelo) ha colto infatti la complessità e l’articolazione di un dibattito nazionale che ha sottolineato l’interesse e l’impegno che le città e i territori ripongono nella disciplina urbanistica rinnovandone lo spirito e le modalità di intervento.

Al Convegno hanno partecipato oltre 100 relatori per un totale di 77 relazioni che in diversa misura hanno esplorato e approfondito forme inedite e non convenzionali di analisi interpretativa delle questioni, di rappresentazione dei fenomeni e di intervento sul territorio.

I contributi provengono da un ampio ventaglio di attori (istituzionali e non, pubblici e privati, singoli o raggruppati in categorie etc.) che hanno vissuto la fase pandemica ma che soprattutto si rivelano protagonisti dell’attuale fase di ripartenza/ricostruzione.

In relazione a questi, l’evento ha inoltre posto in evidenza come le pratiche urbanistiche che incidono sul territorio oggi più di prima si stiano profondamente modificando attraverso l’azione di una compagine di attori (in particolar modo attori non istituzionali) sempre più articolata e stratificata che agisce sul territorio interpretandone le esigenze e sempre più spesso individuando soluzioni efficacemente percorribili.

Infine, a partire dalle sollecitazioni emerse nelle sessioni plenarie e da quelle offerte dalle sessioni parallele (frattura tra spazio e funzioni, giustizia spaziale e nuove diseguaglianze, verso nuovi modelli urbani?, sfide per la formazione e per la professione nell’era post-Covid) è stato così attivato un ampio confronto su tematiche specifiche di grande attualità che hanno posto con forza in evidenza come:

- lo spazio pubblico vada profondamente ripensato nelle sue modalità di strutturazione e organizzazione per potere mantenere la propria centralità nelle politiche urbane e al contempo garantire a tutti una sua regolare fruizione.

- lo spazio privato dell’abitare vada accompagnato da una più equa dotazione e concentrazione di servizi alla piccola scala e di quartiere che supportino lo smart-working e tutte le altre attività che oggi gravano sulla dimensione abitativa.

- la mobilità, in particolare urbana, vada profondamente ridefinita sia al fine di ridurre i livelli di inquinamento atmosferico, sia in termini di progressiva sostituzione della mobilità privata a vantaggio di una mobilità pubblica sostenibile.

- la dimensione del “ritorno ai piccoli centri” non sia sempre valida e rischi di convertirsi in una retorica elitaria (non tutti hanno la possibilità di trasferirsi nei piccoli centri). Le sfide che l’emergenza sanitaria ci pone rimangono questioni urbane e nelle città vanno affrontate ed efficacemente risolte.

- tutte le questioni richiamate nei precedenti punti debbano necessariamente confrontarsi con la dimensione etica riconducibile alle condizioni dei gruppi sociali fragili e svantaggiati che tenderanno ad aumentare e segregarsi spazialmente sempre di più. E’ necessaria una robusta politica sociale non generalista, ma place-based e modulata sulle esigenze specifiche dei diversi gruppi sociali nei rispettivi contesti territoriali.

 

 Vincenzo Todaro - Segretario INU Sicilia