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Parla la nuova presidente di ASSURB: “Lavorare insieme per far crescere la figura dell’urbanista”

27/01/2023

Chiara Panigatta (nella foto), pianificatore territoriale, già presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Lodi, è la nuova presidente di ASSURB (Associazione nazionale degli urbanisti e dei pianificatori territoriali e ambientali). Succede a Markus Hedorfer, eletta il 29 dicembre scorso dal nuovo Consiglio nazionale. Dichiara di auspicare “una consiliatura di cambiamento positivo rispetto alla percezione della figura degli urbanisti e dei pianificatori, che vada in senso europeo. Occorre calibrare un punto di equilibrio anche con le altre professionalità che svolgono attività nei settori tecnici, come gli architetti e gli ingegneri, con la possibilità di mettere in circolo le competenze di ciascuno. Occorre un’evoluzione in un’ottica di mercato, le sfide sono tante”.

La più complicata è probabilmente quella di fare fronte a una sorta di ridimensionamento e sottovalutazione del ruolo della pianificazione che si sconta a livello di dibattito pubblico. Secondo Panigatta è un vulnus che “deriva almeno in parte da una visione distorta. Spesso l’urbanistica e il governo del territorio vengono archiviati come redazione dei Piani regolatori, ma in realtà l’urbanistica moderna abbraccia un’impostazione più ampia, e gioca con la stratificazione di informazioni. L'atto di pianificazione non risponde più a un disegno bidimensionale ma tridimensionale. Questo cambio di paradigma è emerso con nettezza in occasione dell’utilizzo dei finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, quando le amministrazioni si sono trovate in difficoltà perché non avevano programmato prima, non avevano cioè adottato con il giusto anticipo una visione di insieme. La mancanza di pianificazione porta poi a trovarsi a gestire situazioni di emergenza che, va detto con franchezza, per certi versi e per alcuni attori del processo decisionale sono redditizie... alzano il PIL. Lo stesso risultato dobbiamo tuttavia ambire ad ottenerlo attraverso la programmazione degli interventi. Proprio seguendo lo stesso ragionamento e rimanendo al PNRR, verrebbe da chiedersi se il mancato coinvolgimento di urbanisti e pianificatori sia stata una svista o piuttosto una scelta”.

Un ulteriore fronte di impegno passa anche per la difesa della professione. Secondo la presidente di ASSURB bisognerà “interagire col governo e in generale coi decisori per portare avanti le nostre proposte. Ne rinnoveremo una che ci ha da sempre contraddistinto: quella di fare in modo che ogni amministrazione abbia a disposizione un urbanista, che - come detto in precedenza - non ha solo competenza nella predisposizione di Piani ma, in generale, rappresenta una risorsa per la gestione dei procedimenti complessi. Esiste una domanda potenziale cui ancora non si è voluto dare risposta. Anche per questo sarà utile e necessario impostare con le Università un ragionamento sulla domanda e sull’offerta professionale, tanto nel mercato privato che in quello pubblico, così come sulle effettive esigenze amministrative”.

Panigatta – insieme al nuovo Consiglio – è già al lavoro per “rinsaldare la collaborazione con gli associati, al fine di creare sempre di più senso di comunità. Cercheremo di coinvolgere chi non è in Consiglio e ci proponiamo di declinare l’associazione a livello regionale. Una delle priorità principali sarà riuscire a intercettare professionisti non abilitati, e chi sta guardando questo mondo come una possibile professione, come gli studenti”. Resta ferma la collaborazione con l’Istituto Nazionale di Urbanistica, con cui si organizzerà il “combined event” di ETCP-CEU a Napoli, dal 28 novembre al 2 dicembre prossimi, che comprenderà la 14th Biennale of European Towns and Town Planners: “Lavoreremo per rafforzare questo dialogo, che comprende anche la nostra rubrica su Urbanistica Informazioni, e che si è molto sviluppato su iniziativa anche del presidente uscente. Maria Somma, una dei nostri vicepresidenti, è componente attiva del laboratorio INU Giovani. E’ interesse comune che la figura dell’urbanista cresca dal punto di vista culturale, diventi in alcuni ambiti e per alcune questioni un riferimento reale”. 

 

Andrea Scarchilli - Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica