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Le sezioni regionali INU per la ricostruzione dell’Italia centrale. I contenuti della proposta di collaborazione con il Commissario

19/11/2020

Nel corso dei primi mesi del suo mandato il Commissario per la ricostruzione del Centro Italia, Giovanni Legnini, ha promosso importanti iniziative per la semplificazione e lo snellimento normativo. Tra le principali ragioni che hanno costituito un freno per la rinascita dei territori colpiti quattro anni fa, a più riprese, da scosse sismiche distruttive, c’è infatti stata la farraginosità procedurale. Un altro importante aspetto all’attenzione del Commissario è quello che riguarda lo sviluppo. Il possibile congiungimento tra la ricostruzione e le linee di finanziamento del Recovery Plan è già stato segnalato al governo proprio da Legnini. Sarà proprio questo l’argomento di un convegno che si svolge il 20 novembre nell’ambito di Urbanpromo Progetti per il Paese: “L’Italia centrale tra ricostruzione e Recovery Plan”.

Le quattro sezioni regionali dell'INU dei territori colpiti dalle scosse sismiche (Abruzzo e Molise, Lazio, Marche, Umbria), mettendo a sistema le competenze e l’esperienza costruite negli anni (centrale sarà in questo senso quella del LAURAq, il laboratorio costruito dall’INU in seguito al terremoto dell’Aquila del 2009) presenteranno un programma alla base di una proposta di collaborazione con la struttura commissariale. L’obiettivo è mettere l’attività di analisi svolta dall’INU a disposizione per dare supporto alla pianificazione e alla programmazione dei Comuni del cratere e degli Uffici Speciali per la Ricostruzione (USR), con una considerazione particolare delle opportunità di intercettare e utilizzare in modo fruttuoso i fondi del Recovery Plan.

Roberto Mascarucci, presidente di INU Abruzzo e Molise (sezione capofila), spiega: “La proposta è stata messa a punto assieme alla struttura commissariale.  L’obiettivo è definire un quadro d’insieme, una visione spaziale unitaria per dare degli indirizzi sia ai Comuni del cratere che agli Uffici Speciali per la Ricostruzione (USR), con riferimento ai Programmi Straordinari di Ricostruzione già regolati dall'Ordinanza n.107”.

La proposta delle sezioni dell’INU sottolinea la necessità di affiancare alla ricostruzione degli edifici un’attività strategica che tenga conto dell’identità dei luoghi colpiti dal sisma e dei cambiamenti occorsi in questi anni, con la fondamentale innovazione costituita dalla valorizzazione della progettualità intercomunale. Ciò a partire dalla lettura dei quadri conoscitivi (ambientali, culturali, paesaggistici e della vulnerabilità e salubrità dei luoghi) e delle disposizioni già vigenti, favorendo il raccordo tra le specificità dei singoli territori e gli obiettivi comuni di una ricostruzione sostenibile.

Diversi in questo senso gli ambiti di analisi e intervento, tra cui: la promozione della soft economy in coerenza con i contesti agricoli e forestali, i servizi per il ripopolamento, le alleanze tra pubblico e privato, l’accessibilità, nel segno costante della resilienza e della sostenibilità ambientale. Il convegno di venerdì 20 novembre servirà ad approfondire e arricchire la proposta.

 

Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica