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Luoghi, di noi: la storia per tramandare l’importanza della partecipazione in urbanistica

31/08/2022

Arriva al culmine con l’apertura della mostra, l’11 settembre a Trento (alle 11.30 presso gli spazi antistanti il Centro Servizi Culturali Santa Chiara, in via Santa Croce), il progetto “Luoghi, di noi”, promosso dalla sezione Trentino dell’Istituto Nazionale di Urbanistica con la collaborazione di un gruppo significativo di partner*, il cui principale obiettivo è mettere in evidenza, attraverso la ricerca e la divulgazione storica, le potenzialità della partecipazione per indirizzare le scelte che riguardano la progettazione urbana.

Spiega Anna Viganò, presidente di INU Trentino: “Abbiamo concepito ‘Luoghi, di noi’ nel 2020, appena prima della fase più acuta della pandemia. E' principalmente un progetto di valorizzazione storica che si concentra sull’influenza che ebbero i movimenti di rivendicazione sociale degli anni Settanta del secolo scorso nella richiesta di spazi pubblici, in particolare di aree verdi, e nella trasformazione urbanistica di Trento. Focus è quanto accaduto in relazione all’ex Parco Santa Chiara, oggi Giardino Solzenicyn. Divenne un parco pubblico al servizio della cittadinanza solo dopo un’occupazione di tre mesi che nel 1975 lo salvò dalla cementificazione”.

L’attenzione è stata rivolta in generale alle iniziative dei Comitati di quartiere. Grazie alla loro azione risultati di rilievo sono stati conseguiti sul fronte del verde pubblico, della mobilità sostenibile, del diritto alla casa e dell’edilizia popolare. L’attività di progetto ha permesso di raccogliere materiali e fotografie, a fianco alla realizzazione di interviste ad hoc che hanno coinvolto architetti e urbanisti che hanno partecipato a quelle iniziative. Il tutto confluirà nella mostra che si aprirà l’11 settembre (preceduta da un workshop dell’associazione Camposaz che servirà a realizzare opere sulle quali allestire i pannelli) e che rimarrà aperta al pubblico fino alla fine di ottobre. Tutto il materiale verrà raccolto e divulgato dalla Fondazione Museo Storico del Trentino attraverso il portale "Archivio online del '900 trentino” fin dall’apertura della mostra. Nel maggio scorso è stata inoltre organizzata nell’ambito del progetto una serie di incontri letterari.

Viganò sottolinea che l’ambizione è quella di “tramandare l’intensità dell’attivismo e della partecipazione che c’era in quegli anni sulle tematiche connesse all’urbanistica, che colpisce rispetto alla situazione attuale. Oggi i Comitati di quartiere non esistono più. Al loro posto sono nate le Circoscrizioni, organi istituzionali. I Comitati invece erano delle realtà informali ma a cui la comunità partecipava con impegno, serietà e responsabilità, e dove non mancava il contributo progettuale dei professionisti. Vogliamo dare evidenza di come attraverso l’impegno civico si possano raggiungere obiettivi tangibili in un’epoca in cui è diffuso il sospetto che la partecipazione non serva a nulla”.

 

*I partner di “Luoghi, di noi” sono la Fondazione Museo Storico del Trentino, il Centro Servizi Culturali Santa Chiara, la Libreria DuePunti, l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia Autonoma di Trento, AGATN - Associazione Giovani Architetti del Trentino, le associazioni Camposaz e Lab.Arca. Il progetto è sostenuto con il contributo della Fondazione Caritro ed è patrocinato dal Comune di Trento. 

Nella foto in apertura un momento dell'occupazione dell'ex Parco Santa Chiara nel 1975

 

Andrea Scarchilli - Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica