INUCOMUNICA

INU Puglia: "No alla demolizione di Villa Vera, si limiti l'applicazione del Piano casa"

15/04/2021

La sezione Puglia dell’Istituto Nazionale di Urbanistica aderisce all’appello di FAI e Italia Nostra per scongiurare la demolizione di Villa Vera, edificio primo novecentesco ubicato a Bari in via Amendola tra le vie Celso Ulpiani e Omodeo, un’altra testimonianza della storia della città che potrà essere cancellata per effetto del cosiddetto Piano casa. Questo, che in origine avrebbe dovuto introdurre misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio residenziale, in virtù delle molteplici proroghe è diventato prassi consolidata, ponendosi in decisa controtendenza rispetto al rinnovamento della città e del territorio nella direzione di una maggiore sostenibilità e quindi attenzione ai valori storici, architettonici e ambientali.

A Bari, se nel 2018 con la delibera di CC n. 43, si è limitato il ricorso al Piano casa per gli edifici appartenenti a quella parte del patrimonio storico-architettonico cittadino per il quale risulta «inopportuna la sostituzione edilizia» nelle aree dei soli quartieri storici di Murat, Madonnella e Libertà, nel 2020, è stato abolito l’obbligo di invio alle Soprintendenze delle informazioni sulle pratiche edilizie relative a edifici risalenti ad epoca anteriore al 30.10.1954, introdotto ai fini della valutazione del valore storico culturale dell’edificio.

È di tutta evidenza come si stia rischiando di ripetere, questa volta esteso a tante parti della città, ciò che accadde nel periodo efficacemente definito “la guerra dei trent’anni” in una nota pubblicazione dell’Adirt, quando il quartiere murattiano fu devastato irreparabilmente dalle sostituzioni edilizie.

INU Puglia si unisce, pertanto, alla richiesta al sindaco e al consiglio comunale di escludere gli edifici storici e le aree destinate a servizi dall’applicazione del Piano casa, utilizzando la norma regionale dello stesso Piano Casa che, all’art. 6, comma 2, lett. a), prevede che i comuni, con deliberazione del consiglio comunale, possano disporre l’esclusione di parti del territorio comunale dall’applicazione della legge in relazione a caratteristiche storico-culturali, morfologiche, paesaggistiche e alla funzionalità urbanistica.

Norma che meritoriamente, il Comune di Bari, sotto la guida dell’Assessore Tedesco, ha già utilizzato per escludere le zone produttive (Del.C.C. n.10/2018).

In particolare, l’INU Puglia chiede che, per il Comune di Bari, l’esclusione riguardi tutti i beni architettonici risalenti ad epoca anteriore al 1954 (o di epoca anteriore a settant’anni), ovunque essi siano ubicati e previa verifica del loro eventuale valore storico-architettonico, perché la loro sostituzione sebbene possa risultare legalmente ammissibile in assenza di vincoli, non è auspicabile in assenza di studi puntuali sul valore storico e/o architettonico dei singoli immobili. Tra l’altro il Comune dispone degli studi effettuati in fase di redazione del PUG adeguato al PPTR che potrebbero essere utilizzati anche a questo scopo.

INU Puglia, infine, rileva che il problema non riguarda solo la città di Bari, ma anche le altre città della Puglia e che manca una ricognizione periodica sullo stato di attuazione del Piano casa (se pure la norma lo richieda) che possa far comprendere la portata degli esiti di questo interminabile regime derogatorio, e in particolare i suoi impatti in termini di perdita di patrimonio culturale, storico e identitario di grande valore e di sottrazione di aree preziose per la realizzazione di spazi verdi e servizi collettivi. 

Chiede, pertanto, che la stessa Regione modifichi la legge, eliminando tout court dall’applicazione del piano casa il patrimonio che rende la nostra regione straordinaria nei suoi valori storico-culturali, identitari e paesaggistici, e per questo apprezzata in tutto il mondo (anche magari incentivando, per quanto possibile, la valorizzazione di questi beni da parte degli stessi proprietari, in modo sistematico e duraturo).

 

Il Direttivo regionale Puglia dell’Istituto Nazionale di Urbanistica


L'articolo del Quotidiano di Bari