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Domani 17 novembre a Bologna la Rassegna urbanistica dell'Emilia-Romagna. Quadro e obiettivi

16/11/2022

La tre giorni incentrata sul XXXI Congresso dell'Istituto Nazionale di Urbanistica, dal titolo "La riforma urbanistica e una nuova legge di principi per il governo del territorio", che si terrà dal 17 al 19 novembre a Bologna, presso DumBO (Distretto urbano multifunzionale di Bologna), comincia domani 17 novembre con la giornata dedicata alla Rassegna urbanistica regionale dell'Emilia-Romagna. I lavori della RUR saranno dedicati ai piani urbanistici comunali di nuova generazione introdotti dalla Legge Regionale n° 24 del 2017 e ai progetti presentati dai Comuni in risposta al bando regionale per la rigenerazione urbana.

Sandra Vecchietti, presidente della sezione Emilia-Romagna dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, spiega: “Contenimento del consumo di suolo, rigenerazione urbana, adattamento ai cambiamenti climatici, nuovi standard: sono i contenuti del nuovo piano comunale (PUG) che determinano una forma del piano decisamente diversa rispetto al passato, con lo sguardo rivolto alla rigenerazione e rifunzionalizzazione della città esistente. Il PUG prefigurato dalla Regione Emilia-Romagna con la LR 24/2017 si compone infatti di uno strumento non conformativo, la Strategia per la qualità urbana ed ecologico-ambientale, che contiene gli assi strategici dell’evoluzione del territorio urbano e rurale e delinea il progetto della città pubblica al quale dovranno fare riferimento sia le trasformazioni complesse che quelle diffuse. Le prime saranno oggetto di strumenti attuativi, le seconde sono disciplinate in una parte regolamentare che definisce inoltre le regole generali per le trasformazioni complesse da realizzare con strumenti attuativi. La Rassegna urbanistica regionale si pone l’obiettivo di illustrare come i PUG approvati e in corso di redazione stanno affrontando questa sfida e come questa forma del piano stia supportando la redazione di progetti per l’accesso a finanziamenti quali i Pinqua e altri progetti presentati dai Comuni per beneficiare delle missioni del PNRR. È questo il contributo che la Regione Emilia-Romagna può offrire al tema trattato dal XXXI Congresso dell’INU, che si svolgerà il giorno successivo a quello dedicato alla Rassegna, ovvero la proposta di una nuova legge nazionale di principi per il governo del territorio”.

Trascorso il termine della fase transitoria del 31 dicembre 2021 - si legge nella nota della Regione Emilia-Romagna - e in attesa che si completino i procedimenti avviati, i nuovi Piani urbanistici generali dei Comuni (Pug) potranno prevedere nuove espansioni solo fino ad un massimo del 3% del territorio urbanizzato calcolato al 2018, e solo per funzioni produttive, strategiche e di edilizia residenziale sociale o collegata a progetti di rigenerazione, con un aumento degli alloggi destinati a questa finalità del 20% per i Comuni ad alta tensione abitativa. 

Alla stessa data del 31 dicembre 2021 è scattato il congelamento di tutte le previsioni urbanistiche in espansione contenute nella pianificazione preesistente.

Secondo un monitoraggio in corso da parte della Regione, e al quale hanno risposto 171 Comuni, ad oggi sono stati stralciate previsioni per 11.329 ettari di suolo, che dunque resterà agricolo.

Di questi il 47% con destinazione residenziale (5.370 ha), mentre il restante 53%, produttiva, ricettiva, direzionale e commerciale (5.863 ha). Alla stessa data ammontano a 921 ettari i nuovi interventi previsti dalla vecchia pianificazione, di cui i Comuni hanno avviato l’attuazione. 

Mentre superano i 90 milioni di euro i contributi assegnati dalla Regione per sostenere 126 programmi di rigenerazione urbana e riuso degli edifici pubblici esistenti proposti dai Comuni dal 2018 a oggi. Generando sul territorio investimenti per circa 170 milioni di euro.

Questi alcuni dei risultati della legge n. 24 del 2017. Una legge innovativa - scrive ancora la Regione Emilia-Romagna - ormai entrata nel pieno della sua attuazione, che punta a ridisegnare il futuro delle città, mettendo al centro la qualità degli spazi e delle dotazioni pubbliche; il diritto alla casa; la socialità e l’inclusione; l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale; la sicurezza sismica e idrogeologica.  

“Decisamente positivi gli esiti di questa prima fase di attuazione della legge urbanistica regionale - sottolinea l’assessore regionale alla Programmazione territoriale e paesaggistica, edilizia e politiche abitative Barbara Lori - che si rivela concretamente capace di rispondere alla necessità di un governo del territorio, che sa accompagnare la transizione ecologica e le azioni di contrasto ai cambiamenti climatici puntando su città più belle, efficienti e rispondenti ai bisogni delle persone”.

Rigenerazione urbana: i progetti finanziati

Edifici pubblici, da tempo dismessi o non più in uso, che rinascono a nuova vita senza ulteriore consumo di suolo. Nuovi servizi e luoghi di incontro a disposizione delle comunità locali, in cui ospitare biblioteche, spazi giovani e centri per anziani, aree polivalenti e sportive. Ma anche attività culturali, sociali e assistenziali, turistiche.

Da Rimini a Piacenza, sono 79 gli interventi proposti dai Comuni con meno di 60mila abitanti e finanziati dalla Regione Emilia-Romagna con 47 milioni di euro grazie al bando 2021 per la rigenerazione urbana. Contributi che grazie al cofinanziamento degli Enti locali genereranno sul territorio investimenti per oltre 75 milioni di euro.  

Un nuovo capitolo della legge regionale sull’urbanistica che dal 2018 – anno della sua entrata in vigore - a oggi ha permesso di assegnare contributi per oltre 90 milioni di euro a beneficio di 126 programmi di intervento di rigenerazione, riqualificazione, riuso del patrimonio edilizio esistente, con un impatto sul territorio che può essere calcolato in oltre 170 milioni di euro, considerando il cofinanziamento comunale.

I Pug: a che punto siamo

Uno solo strumento di pianificazione al posto degli attuali tre. Tra gli obiettivi della nuova legge regionale vi è anche quello dello snellimento e della semplificazione: grazie ai nuovi Pug, i Piani urbanistici generali, che a regime prenderanno il posto degli attuali: Piani Strutturali comunali, Piano operativi Comunali, Regolamenti urbanistici edilizi.

Per aiutare i Comuni – specialmente quelli di più piccole dimensioni - nella stesura dei nuovi Pug la Regione ha assegnato 3,4 milioni di euro a 199 Comuni attraverso due bandi che hanno favorito i piani intercomunali e quelli di comuni frutto di processi di fusione che presentino il maggior numero di comuni coinvolti. Con la precedenza a quelli che sottoscrivono forme di collaborazione con la Provincia e la Città Metropolitana. A loro volta sostenute per la formazione del Piano territoriale metropolitano e dei Piani territoriali di area vasta con oltre 600 mila euro.

Attualmente su 330 Comuni esistenti in Emilia-Romagna 232 hanno avviato le attività per la predisposizione dei Pug. Di questi 78 hanno costituito l’Ufficio di piano per l’elaborazione del Pug; 29 hanno in corso la Consultazione preliminare per il confronto sugli obiettivi strategici e le scelte di assetto territoriale; 9 hanno assunto la proposta di piano; 7 hanno adottato la proposta di piano in Consiglio e 9 sono arrivati all’approvazione.

 

Le informazioni e il programma nel sito web dedicato


Il dettaglio degli interventi finanziati dal 2018 a oggi nella scheda