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#Dialoghi di sostenibilità: il resoconto e la registrazione del primo incontro

02/07/2021

Si è svolto giovedì 30 giugno il primo incontro della serie “#Dialoghi di sostenibilità - l'aperitivo di INU Giovani", a cura del gruppo tematico di INU Giovani "Sostenibilità e Climate Change", in cui si affrontano i temi della sostenibilità e le sfide poste dal cambiamento climatico con esponenti della pubblica amministrazione, del mondo accademico e della ricerca, con liberi professionisti impegnati nelle nuove sfide della progettazione urbana. Nel dialogo del 30 giugno sono stati affrontati i temi della mitigazione e dell’adattamento climatico assieme a Daniela Luise, direttrice del Coordinamento Agende 21 Locali italiane, e a Marco Bailo, sindaco di Magliano Alpi, in provincia di Cuneo, che vanta il “titolo” di prima comunità energetica in Italia.

Luise e Bailo hanno dialogato con le ragazze e i ragazzi del laboratorio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica. L’incontro è stato presentato da Maria Somma e Giada Limongi e moderato da Carlo Federico dall’Omo e William Aiello. Prima dell’inizio del dialogo, alcuni interventi di introduzione e saluto. Per primo quello del presidente dell’INU, Michele Talia, che esprimendo apprezzamento per avvio del ciclo ha invitato INU Giovani a contribuire con l’organizzazione di un incontro alle fase finale delle iniziative di celebrazione dei novant’anni dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, dal 22 novembre al 18 dicembre al Maxxi, dove si svolgeranno mostra e convegno di chiusura. Sui temi dell’incontro, mitigazione e adattamento climatico, ha invitato “a legarli a una riflessione più ampia sulla forma del piano, ai cambiamenti del modo in cui siamo abituati a strutturare gli strumenti di pianificazione. Questo aspetto fa parte di una riflessione che stiamo svolgendo assieme alla SIU e al CeNSU in vista di una proposta di nuova legge sul governo del territorio”.

Il segretario generale dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, Francesco Domenico Moccia, ha sottolineato le grandi potenzialità di innovazione del lavoro di INU Giovani: “Ci sono due campi dell’innovazione ora di grande interesse, anche nel settore urbanistico e territoriale: quello informatico e quello ambientale ed ecologico. Nei miei allievi ho trovato grande capacità a padroneggiare questi argomenti, è importante perché è necessaria ancora tanta ricerca e conoscenza”. Luana Di Lodovico, coordinatrice del laboratorio, ne ha ricordato obiettivi e iniziative: gli oltre cento componenti a fronte di poco più di un anno di vita, la preparazione della Masterclass che si svolgerà nei prossimi mesi, il ciclo di video “Un minuto di urbanistica”, gli approfondimenti e le iniziative in corso da parte degli altri quattro gruppi, che si occupano rispettivamente di formazione, di ricerca, di partecipazione e dei prossimi appuntamenti di presentazione di libri.

Luise ha ricordato le origini e gli obiettivi del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, associazione che si occupa delle politiche per sostenibilità sin dall’approvazione del documento, i cui contenuti porta avanti, nel 1992 alla Conferenza Onu a Rio de Janeiro, incentrato sulle modalità per redigere piani ambientali nelle città con la partecipazione dei cittadini. La direttrice ha spiegato: “Ha portato innovazione, nessuno era abituato al confronto con gli stakeholder sulle tematiche ambientali.  Le esperienze molto spesso non sono continuate ma è rimasto un metodo di lavoro”, che negli anni ha inglobato elementi di avanzamento, come i fondi e i progetti europei. “Eravamo dei pionieri – ha detto Luise - ma comunque oggi rimane molta strada da fare”. Rispondendo a una delle domande ha elencato alcuni esempi di strumenti e azioni per il contrasto al cambiamento climatico a livello di città: l’aggiornamento del regolamento edilizio, gli interventi che riguardano le pavimentazioni, la forestazione e il verde urbano, “creare la cultura per questo tipo di azioni. Quindi è importante la formazione, anche dei funzionari degli enti pubblici e degli amministratori”. Critico lo sguardo sul Piano nazionale di ripresa e resilienza: “Arriveranno molte risorse ma forse mancano indicazioni di base, le regole rispetto agli obiettivi. Le città sono responsabili della maggior parte della produzione della C02 ma il PNRR non ha visione sulle città se non in piccola parte, prevede grandi investimenti su infrastrutture e mobilità ma questa produce molte emissioni. Mancano indicazioni su come si produce idrogeno con minore impatto, se lo lasciamo all’industria avremo quello che costa meno. Sull’economia circolare si parla solo di rifiuti e anche sull’agricoltura il piano è carente. Dal punto di vista della sostenibilità ci sono quindi molti dubbi: produrrà degli effetti ma ci si poteva aspettare un’asticella un po’ più alta”.

Il sindaco di Magliano Alpi Bailo ha raccontato l’esperienza della comunità energetica. E’ stata costituita nel dicembre scorso; in generale si tratta di associazioni di diritto privato, anche miste tra enti pubblici e privati. In quella di Magliano Alpi è presente il Comune assieme a privati cittadini.  La regola è che l’energia prodotta (quindi è necessaria la presenza di un produttore) sia consumata dai soci che aderiscono, ottenendo benefit. I soci della comunità possono tuttavia continuare a comprare energia da qualunque altro produttore. Il sindaco ha spiegato: “Visto che è un progetto nuovo, sconosciuto, ho sempre detto per raccontarlo che l’ente pubblico deve prendere per mano il cittadino e portarlo su questa strada, fare da garante e regista. Il momento è quello giusto: ci sono a disposizione risorse per i Comuni per l’efficientamento energetico, anno dopo anno, fino al 2024, che vanno spese con tempestività, e almeno una parte di queste può essere usata per fare le comunità energetiche”. Il paradosso, ha detto Bailo, è che “si fa più fatica a trovare i consumatori che i produttori. Probabilmente il consumatore che non conosce bene l’argomento e ha timore, non si fida”. Anche da parte sua considerazioni sul PNRR: “Ci sono a disposizione molti fondi per la transizione ecologica ma comportano molte volte grossi problemi per le amministrazioni. Spesso sono in ritardo su richieste di stati di avanzamento del progetto che non è sostenibile portare avanti, perché si rischia che dopo rimangano nei cassetti. Stiamo lavorando assieme a delle Università per cercare di sensibilizzare su questi temi, abbiamo fatto incontri su temi innovativi, come l’idrogeno, anche se i costi sono ancora alti. Il PNRR può essere l’occasione per un’accelerazione”.  

La seconda tappa di “#Dialoghi di sostenibilità”, è stato annunciato, sarà il 30 luglio: il tema sarà quello della sfida tra città e natura, con focus sugli ecomusei.

 

Andrea Scarchilli - Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica