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Convegno "Architettura naturale e verde pensile per gli edifici e le città ecologiche del futuro"

23/06/2014

ANAB è una storica associazione italiana (quest’anno ricorre il 25ennale della sua fondazione) che propone un modello costruttivo ecologico definito architettura naturale.
A partire dal tema della protezione della vita, considerato come elemento centrale del confronto sulla sostenibilità, ANAB propone criteri progettuali basati sull’architettura naturale:
– attenti alla qualità della vita e alla salute dell’uomo;
– che comportino un impiego di energie e/o risorse ambientali minimo o nullo, con modalità e strumenti tali da poter essere assimilati il più possibile a un processo “naturale”;
– in grado di rendere gli edifici e i manufatti dei veri e propri organismi viventi, per promuovere un vero equilibrio ecologico con i luoghi nei quali sono inseriti e che necessariamente trasformano.
Dalla proposta dell’architettura naturale emerge la necessità di una rilettura profonda, una sorta di rifondazione dell’Architettura stessa, per fare in modo che essa, partendo da un approccio basato su un ampio campo di ricerche interdisciplinari e interconnesse, sia in grado di proporre ed aggiornare i modelli di Architettura del Nuovo Millennio.
Il tema progettuale del verde pensile si inserisce a pieno titolo fra le tematiche affrontate dall’architettura naturale, perchè esso costituisce da un lato un componente tecnico in linea con gli obiettivi di sostenibilità, che permette di migliorare le prestazioni ambientali di un manufatto, dall’altro un elemento quasi metaforico del corretto rapporto con l’ambiente.
Il valore in termini di sostenibilità del verde pensile, infatti, si può interpretare in relazione alla sua funzione di interfaccia fra l’edificio, il sistema urbano e la natura, considerarlo cioè un “limen” ecologico fra l’edificio e il sistema urbano, un elemento di confine determinante per poter ottenere una corretta relazione con il contesto ambientale.
E’ per ciò possibile una duplice lettura del suo ruolo, una più prettamente progettuale, caratterizzante per l’architettura dell’edificio e riferibile alla capacità di migliorare e “regolare” alcune delle funzioni insediative di una costruzione, e una urbanistico-ecologica, che invece sottolinea il ruolo del verde pensile nelle relazioni con l’ecosistema urbano.
In relazione all’edificio l’uso del verde pensile permette l’integrazione nel progetto di una componente ambientale (un sistema suolo-vegetazione) funzionale al miglioramento delle qualità architettoniche, del tutto coerente con la concezione di architettura naturale che ANAB propone.
Dal punto di vista urbanistico, invece, il verde pensile non solo è un importante elemento bioclimatico, utile a favorire il miglioramento della qualità della vita e della salute negli spazi urbani, ma consente anche di superare un modello di sostenibilità basata su una ricerca della “riduzione degli impatti antropici”, aprendo invece ai criteri di una “rigenerazione naturalistica” del terrritorio e in particolare degli ambiti urbani che possa spostare gli obiettivi di sostenibilità da una dimensione negativa ad una positiva, avendo come obiettivo “aggiungere” natura al sistema artificiale invece che ridurne la presenza.
Il programma