INUCOMUNICA

Condono, il no dell'Inu Sicilia

13/06/2015

C’è da sperare che l’annuncio dell’assessore Croce sia l’ennesimo a cui non seguiranno azioni, come in altri casi che riguardano questo governo regionale, ad esempio sul tema della governance degli enti locali. C’è da ricordare, infatti, che la Sicilia è l’unica regione italiana a non avere una nuova legge sulle Province. Sul merito, è inaccettabile che mentre tutta Europa si muove attraverso politiche di contenimento del consumo di suolo, in Sicilia si persegua con pervicacia una politica territoriale che stimola comportamenti dannosi su un territorio la cui devastazione e incuria non ha eguali nel continente. 

Queste azioni di facciata e queste dichiarazioni di principio hanno conseguenze gravi anche quando sono orientate a promuovere comportamenti virtuosi. Una dichiarazione di facciata del genere, infatti, è alla radice della condizione complessa e difficile che mi sembra sia l’unica spiegazione dietro l’annuncio inatteso dell’assessore: mi riferisco alla legge regionale 78 del 1976, che vietò ogni edificabilità entro i 150 metri dalla battigia, rendendo tuttavia efficace questo vincolo solo 15 anni dopo con un secondo provvedimento. Il risultato è stato una babele di ricorsi determinati da un interregno temporale fra una tutela annunciata e una prassi mancata.

Servono regole chiare, ponderate,  culturalmente avanzate. Fare dichiarazioni di principio a cui non si fanno seguire le regole vuol dire essere retorici e incoerenti.

Paolo La Greca
Presidente sezione Sicilia Istituto Nazionale di Urbanistica

Per informazioni
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