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Cipra Italia, cambia il vertice. Nel Consiglio direttivo c'è anche l'Inu

20/02/2014

Cambio ai vertici di CIPRA (commissione internazionale per la protezione delle alpi) Italia: Federica Corrado è la nuova Presidente. Federica Corrado, 40 anni, responsabile ricerca dell’Associazione Dislivelli, è stata eletta  presidente della CIPRA Italia per il prossimo biennio.

L’Assemblea dei soci di  CIPRA Italia ha eletto il Consiglio direttivo del quale, oltre alla Presidente Federica Corrado,  fanno parte anche Luigi Casanova (Mountain Wilderness) che ricopre la carica di Vicepresidente, Carlo Gubetti (Pro Natura Torino) rieletto Segretario, Bruno Zanon (Istituto  Nazionale di Urbanistica), Antonello Zulberti (Federparchi), Vanda Bonardo (Legambiente) e Marco La Viola (Federazione Nazionale Pro Natura).

Al presidente uscente Oscar del Barba, delegato del CAI, che ha guidato la CIPRA Italia  negli ultimi sei anni, va il ringraziamento del nuovo Consiglio direttivo e dei membri della  CIPRA Italia per l’impegno profuso.

Federica Corrado è attualmente ricercatrice universitaria in Tecnica e pianificazione  urbanistica presso il Politecnico di Torino, una figura per certi versi insolita nel panorama  delle associazioni che si occupano di montagna: una ricercatrice universitaria, giovane e
donna. Un segnale importante di rinnovamento per la CIPRA Italia che sottolinea elementi di  continuità nel lavoro di promozione dei principi sanciti dalla Convenzione delle Alpi uniti a  spinte di forte innovazione nella ricerca delle strade più appropriate per un utilizzo sostenibile  delle preziose risorse alpine.

«Il mio contributo in CIPRA Italia – spiega la neo presidente Federica Corrado – è  caratterizzato dalla mia formazione di ricercatrice e in qualche modo rappresenta proprio  l’occasione per far dialogare due realtà, quella dell’associazionismo e quella della ricerca, al  fine di costruire insieme una metodologia di lavoro per lo sviluppo sostenibile delle Alpi.  Inoltre, anche dal punto di vista della comunicazione, insieme ai colleghi della mia  associazione di provenienza, Dislivelli, e agli altri soci di CIPRA Italia, intendo mettere in  campo un lavoro congiunto per aumentare la visibilità della stessa CIPRA Italia».

Circa gli obiettivi specifici di questo mandato presidenziale aggiunge: «Sarà necessario impegnarsi in un percorso di rafforzamento delle reti esistenti e di costruzione di nuove relazioni virtuose con i soggetti oggi impegnati per uno sviluppo durevole delle Alpi, tenendo  presente che non basta muoversi in un’ottica nazionale, ma bisogna assumere una visione  panalpina in vista della costituenda macro-regione. In questo percorso sarà importante  costruire momenti di confronto inclusivi rispetto alle tematiche emergenti sullo sviluppo dei  territori alpini, mettendo in valore anche la collaborazione con l’attuale Presidenza italiana  dalla Convenzione delle Alpi».

«Per quanto riguarda i primi passi da fare – conclude la neo Presidente- quest’anno  dobbiamo subito lavorare a un confronto interno alla CIPRA Italia, aperto e condiviso, al fine  di mettere a fuoco quelle declinazioni territoriali che oggi caratterizzano un’azione di  protezione delle Alpi, che partendo dal riconoscimento del valore delle tradizionali risorse  alpine riesca a innescare strategie sostenibili e innovative di sviluppo nelle/delle Alpi».