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Campania, a rischio i procedimenti urbanistici degli enti locali. L’Inu: “Intervenga la Regione"

26/06/2014

L’ordinanza del Tar Campania depositata lo scorso 14 maggio prefigura una sentenza della Corte costituzionale di annullamento del regolamento regionale n.5 del 4 agosto 2011. Questo comporterebbe un rallentamento se non una sospensione dell’attività urbanistica da parte degli enti locali della nostra regione che da tre anni hanno allineato i loro procedimenti per l’approvazione di piani comunali, varianti e piani attuativi a quanto stabilito da quel regolamento. Il risultato era stato una sensibile accelerazione e ampliamento dell’attività urbanistica nella regione, con un più elevato numero di atti urbanistici approvati rispetto agli anni precedenti. Un cambio di passo positivo, dunque, che rischia di essere vanificato dall’imminente sentenza della Consulta, a cui sono stati trasmessi gli atti.

La sezione Campania dell’Istituto Nazionale di Urbanistica chiede che la Regione avvii lo studio di un provvedimento legislativo che eviti l’annullamento dei procedimenti urbanistici in corso dopo la probabile sentenza negativa della Corte costituzionale.

In secondo luogo, essendo indispensabile, allo stato dei fatti, una decisione del Consiglio Regionale, l’Istituto Nazionale di Urbanistica invita l’amministrazione e tutto il Consiglio ad una revisione organica della legge urbanistica regionale, facendo tesoro delle esperienze maturate in questi ultimi tre anni e, più complessivamente, nel primo decennio di vigenza della legge 16/2004. Su questo terreno l’INU non farà mancare il suo contributo.

Per informazioni
Andrea Scarchilli
Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica
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