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Camilla Cerrina Feroni è la nuova presidente di INU Toscana, le priorità del mandato

27/07/2022

Camilla Cerrina Feroni (nella foto) è stata recentemente eletta come nuova presidente della sezione Toscana dell’Istituto Nazionale di Urbanistica. E’ dirigente del Comune di Livorno nel settore della pianificazione urbanistica, un ruolo che segue uno analogo che ha ricoperto per circa vent’anni al Comune di Piombino.

Arriva ad assolvere il ruolo di presidente di INU Toscana in una fase di snodo che è da considerare persino decisiva, tra l’apertura di una nuova fase politica e istituzionale che ci sarà dopo le elezioni di settembre e che sostanzialmente si sovrapporrà al Congresso dell’INU, in programma a Bologna dal 17 al 19 novembre. Nell'ambito della pianificazione urbanistica e del governo del territorio rimangono intatte le priorità degli ultimi mesi, a livello di sistema Paese così come locale, a cominciare dall’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto la presidente di INU Toscana vede limiti analoghi a quelli individuati da molte colleghe e molti colleghi: “Molto spesso si tratta di progetti che atterrano sui territori piuttosto che essere pensati per i territori e i Comuni si trovano soli nel tentativo di sfruttare al meglio le opportunità di finanziamento. E’ un’occasione persa nel senso che manca una strategia generale a livello di Paese. Non aiutano di certo i tempi richiesti, strettissimi: si tratta di fatto di un treno in corsa che ci consente pochi margini. Sarebbe stata auspicabile la predisposizione di modalità di coordinamento alla scala regionale o sovracomunale. In parte e in alcuni casi le abbiamo conosciute, si pensi a quanto fatto dalla Regione Toscana con il Pinqua, ma si tratta di eccezioni”.

Alla richiesta di elencare le priorità del suo mandato, Cerrina Feroni include questa del PNRR che “vede coinvolti molti Comuni della nostra regione. Apriremo una finestra di monitoraggio per provare a capire come si sono attrezzati i Comuni per cogliere le opportunità, quanto sono riusciti a fare di propria iniziativa”. Importante anche “la messa in opera della legge regionale sul governo del territorio, la 65 del 2014. Ci avviciniamo al compimento del decennio dall’approvazione e abbiamo stimato che circa il 97 per cento dei Comuni toscani è impegnato nel rinnovamento dei propri strumenti urbanistici. In questo contesto riteniamo necessario proseguire anche nell'azione di stimolo, nei confronti della Regione, nel percorso di semplificazione e ottimizzazione del processo di formazione dei piani comunali”.

Poi, spiega la presidente di INU Toscana proseguendo nell’esposizione delle linee programmatiche in attesa di essere discusse nell’ambito della sezione, “uno dei temi su cui proseguirà l'impegno della sezione è quello della pianificazione intercomunale, uno dei punti di forza della nostra regione. La Toscana vi ha investito molto negli anni passati, arrivando a prevedere degli incentivi economici che hanno messo in moto un numero crescente di esperienze da parte dei Comuni. Alcuni risultati sono incoraggianti: si cominciano a vedere piani operativi intercomunali, non solo pianificazione strutturale. Continueremo a monitorare la situazione. La convinzione che ho maturato è che l’incentivazione economica è senza dubbio utile, ma quello che conta più di ogni altra cosa è la volontà e la progettualità politica”.

Altri temi che saranno sviluppati saranno gli strumenti e i percorsi di partecipazione nel processo di pianificazione urbanistica, quest’ultimo come il precedente in continuità con lo scorso mandato della sezione, e “il ripensamento del sistema della pianificazione toscana alla luce dell’importante sforzo sul fronte della digitalizzazione promosso dalla Regione. Penso in particolare al quadro conoscitivo regionale, in fase di implementazione, e ai processi di valutazione ambientale strategica e di conformazione al piano paesaggistico regionale: ci possono essere le condizioni per una riflessione”. 

Importante poi, prosegue Cerrina Feroni, “l’attenzione all’attuazione della riforma della portualità e in particolare all’integrazione tra la pianificazione dei porti e quella delle città, un processo in cui sono impegnate le tre principali città costiere toscane, che accolgono porti di rango nazionale: Piombino, Livorno e Carrara”.

Una tappa decisiva, per la sezione Toscana come per le altre, sarà il Congresso nazionale di Bologna: “La recente caduta del governo apre a ulteriori margini di riflessione per una nuova legge di principi. Da parte nostra indichiamo come prioritario il ripensamento della bipartizione della pianificazione comunale, con il rafforzamento del rango strategico del piano strutturale”.

 

Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica