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Approvata la riforma urbanistica delle Marche. E’ ispirata alla proposta nazionale dell’INU

06/12/2023

Approvata dal Consiglio regionale delle Marche la riforma urbanistica, dal titolo “Norme della pianificazione per il governo del territorio”. E’ un passaggio importante: va a sostituire una normativa risalente al 1992 che a sua volta, come spiega il presidente della sezione regionale dell’Istituto Nazionale di Urbanistica Renato Perticarari, “è nata vecchia, visto che già nel 1996 alcune Regioni hanno approvato le leggi di nuova generazione. In questi trent’anni sono stati innumerevoli i progetti e i tentativi di aggiornamento. Ora che si è arrivati all’approvazione, possiamo affermare che con questa legge le Marche si pongono persino davanti, in termini di innovazione, rispetto alle Regioni da sempre considerate all’avanguardia”.

Carlo Alberto Barbieri, componente del Consiglio direttivo nazionale e coordinatore assieme al presidente Michele Talia del gruppo di lavoro che ha messo a punto la proposta di legge nazionale sul governo del territorio recentemente presentata dall’INU, ha svolto un ruolo di consulenza alla redazione della legge delle Marche. L’ossatura predisposta da Barbieri è rimasta sostanzialmente immutata dopo le consultazioni con gli stakeholder e lo svolgimento dell’iter consiliare.

“Ora – spiega Perticarari – sarà importante gestire con attenzione la fase di avvio e applicazione delle norme. La legge pone infatti per adeguare i vecchi strumenti una serie di step in capo ai Comuni e alle Province. INU Marche non ha mancato di sottolineare che per compierli al meglio la legge dovrà essere accompagnata da risorse maggiori rispetto a quelle finora previste. Occorre formare adeguatamente gli uffici tecnici, a cominciare dai Comuni minori, che in una regione come la nostra rappresentano un numero molto significativo. Si tratta di funzionari che in molti casi non hanno dimestichezza con i nuovi strumenti urbanistici. Allo stesso tempo le legge impone scadenze piuttosto serrate”.

Il presidente di INU Marche, chiamato a descrivere gli aspetti innovativi della legge, ne ricorda “l’elemento centrale, ovvero il principio secondo cui quando si comincia il percorso di redazione di un nuovo piano urbanistico si fa in modo, attraverso la Conferenza unificata di co-pianificazione e Vas, che tutti i soggetti che hanno voce in capitolo nell’iter di formazione dello strumento dicano la loro in un’unica fase e in unico contesto. Si tratta di una procedura funzionale alla velocizzazione della discussione, per un iter che in passato arrivava a impiegare anche quattro o cinque anni. Si capisce che sono tempi improponibili rispetto a quelli della società moderna. Importante poi l’introduzione della perequazione urbanistica e territoriale, che in precedenza era assente. Questa consente un notevole passo in avanti anche sotto il profilo della trasparenza delle operazioni urbanistiche”.

Sottolinea che “la riduzione del consumo di suolo è uno dei principi formatori della legge, assieme alla rigenerazione urbana, a cui è dato molto spazio. Sono concetti, insieme al principio di coerenza, che ormai fanno parte del bagaglio tecnico – culturale dell’INU, presenti naturalmente anche nella proposta di legge nazionale”. Perticarari, che è anche componente del citato gruppo di lavoro dell’INU di urbanisti e giuristi, in conclusione fa notare che la legge marchigiana si configura come “una proiezione regionale del contenuto della proposta nazionale, è ispirata a questa. Il fatto che sia stata approvata ne aiuta quindi il percorso”.

 

 

Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica