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Accordo di partenariato 2021 - 2027, il commento del segretario generale dell'INU Moccia

23/06/2022

Sottoscritto l’accordo di partenariato per la programmazione 2021 - 2027, si confermano le politiche territoriali nell’OP 5 che l’INU aveva convintamente sostenuto nella fase delle consultazioni. Queste politiche saranno finanziate all’insegna della continuità e si può prevedere che dovranno completare programmi iniziati o in corso. Viene ribadita la Strategia Nazionale per le Aree Interne, richiamando le indagini di base effettuate e la fase attuale dei procedimenti che si dovranno ancora sviluppare completando la selezione delle aree target. L’avvio del momento implementativo si può circoscrivere solamente a pochi casi avanzati e non è ancora possibile trarre dei bilanci esaustivi di efficacia.

Abbiamo anche il rilancio del PON Metro con una dichiarazione di maggior fiducia sulla capacità di gestione delle Città Metropolitane. Sembra una buona condizione di partenza per affrancarle dalla totale dipendenza del comune capoluogo e mettere al lavoro gli uffici insieme ad una visione più ‘metropolitana’ e partecipata dai comuni minori. Quando si riusciranno a realizzare questi scambi sarebbe opportuno mettere al centro della conversazione quali sono i temi veramente cruciali per ciascuna comunità metropolitana.

Per le aree urbane medie e altri sistemi territoriali, piace cogliere, anche in questo settore, l’approccio sovracomunale. Sebbene le perimetrazioni amministrative rendano difficili azioni comuni, andrebbe riconosciuta l’unità funzionale di conurbazioni ed elaborati piani di interesse generale che abbiano al centro la loro qualità di “ossatura del sistema produttivo nazionale”.

Infine, la focalizzazione sulle aree costiere deve superare la crisi della pesca sempre con una conversione e diversificazione dell’economia in questa fase di transizione ecologica.

La continuità con le politiche della precedente programmazione accentua l’importanza della loro valutazione d’efficacia, ora in corso. Un esercizio scrupolosamente condotto può ricavare suggerimenti molto importanti per aggiustare il tiro, correggere difetti che si sono manifestati nella prima applicazione ed ottenere risultati migliori con la fase successiva. Ad esempio, va valutato quanto la difficoltà di cooperazione tra gli enti abbia segmentato e ridotto la portata delle strategie, quanto la limitatezza delle conoscenze e la loro condivisione abbia indebolito l’individuazione dei bersagli.

Alla importanza delle politiche territoriali corrispondono modeste poste finanziarie accompagnate dalla raccomandazione di attingere anche dagli altri obiettivi di politiche, costruendo quindi piani integrati. Infatti si possono, ad esempio, aggiungere finanziamenti per investimenti nell’efficientamento energetico, per i quali è indicata come premialità la loro appartenenza a strategie territoriali. Vanno ancora integrati il teleriscaldamento, le Comunità energetiche, le infrastrutture verdi e blu per mitigare le isole di calore, progetti di adattamento ai cambiamenti climatici, i corridoi ecologici, le infrastrutture per la ciclopedonalità, la circolazione di veicoli elettrici e i Bus Rapid Transit, i servizi e la residenza per superare la segregazione di categorie svantaggiate, il recupero di beni confiscati alla criminalità organizzata, la manutenzione delle strade per l’accessibilità a insediamenti remoti.

Come si comprende dalla vasta gamma di integrazioni possibili, l’elaborazione di strategia territoriale riveste una complessità notevole e la sua qualità può influire decisivamente sull’efficacia dei risultati. Indicativa è la citazione ai Contratti di Fiume, nelle premesse dell'Accordo, come un processo di pianificazione strategico idoneo ad attuare politiche ambientali partecipate, da cui trarre incoraggiamenti per l'esercizio diffuso di processi di pianificazione strategici e territoriali. Su questa e altre attività gli urbanisti potranno quindi far valere il loro importante contributo. Oltre al lavoro di pianificazione, in termini di strumenti, si ricorda la proposta di PIA per una territorializzazione semplificata ed efficiente delle politiche.

 

Francesco Domenico Moccia - segretario generale Istituto Nazionale di Urbanistica