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A Urbanpromo la programmazione europea 2014 – 2020. La criticità delle città medie

14/11/2014

Al centro dei lavori di Urbanpromo, l’evento di riferimento per la rigenerazione urbana organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit che si conclude oggi alla Triennale di Milano, c’è stata la programmazione europea 2014 – 2020. 

I lavori hanno messo in luce gli elementi del nuovo ciclo di programmazione, a pochi giorni dall’approvazione dell’accordo di partenariato tra Governo e Commissione europea. Nel corso del ciclo di seminari e convegni sono intervenuti numerosi sindaci e amministratori locali, tra cui il primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando. Presente anche il direttore della struttura di missione “Italia Sicura” Mauro Grassi e Giovanni Vetritto, dirigente presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per l’attuazione della riforma Delrio.

Nei dibattiti sono emerse punti interrogativi e lacune rilevanti, ovvero la mancanza di una strategia e di un sostegno allo sviluppo del territorio delle città intermedie e dell’area vasta. Centri urbani che rappresentano il punto di forza storico e peculiare dell’attività economia italiana, e gran parte della sua capacità competitiva, sono sostanzialmente privi di riferimenti programmatori e quindi sono impossibilitati ad accedere alle risorse necessarie allo sviluppo del territorio e delle condizioni di contesto. Le principali risorse accessibili saranno solo quelle relative ai settori industriali.

Si tratta di un deficit che si era presentato anche nel precedente ciclo di programmazione ma a cui era stato posto rimedio in itinere attraverso programmi di sviluppo locale che hanno finanziato le città medie.

Crisi come quelle di Terni, Piombino, Livorno, Taranto si trovano carenti di possibili misure di supporto che valorizzino i caratteri territoriali e quindi nell’impossibilità di poter impostare un nuovo modello di sviluppo.

Per informazioni
Andrea Scarchilli
Ufficio stampa Urbit
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