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Quartieri e crisi: il volume di INU Edizioni

18/06/2020

INU Edizioni ha pubblicato il volume "Quartieri e crisi: segregazione urbana e innovazione sociale in Catalogna", edizione italiana a cura di Angelino Mazza e Raffaele Paciello. 

L’incremento delle disuguaglianze sociali costituisce una delle caratteristiche rilevanti per l’evoluzione dei paesi mediterranei europei negli ultimi anni. Come certificato dalle rilevazioni statistiche, durante gli ultimi dieci anni, in paesi come l’Italia, la Spagna e la Grecia sono aumentate sia le disparità nella distribuzione delle entrate economiche sia la percentuale di popolazione che vive in situazione di povertà e la distanza tra le fasce di popolazione più benestante da quelle più vulnerabili.

Nelle città questo ha prodotto l’incremento della segregazione residenziale, cioè la tendenza dei gruppi sociali a separarsi nello spazio urbano a seconda del proprio livello di reddito. In effetti, la capacità di scegliere un luogo dove risiedere dipende dalla relazione tra il reddito delle famiglie e i prezzi del suolo e della casa. Non risulta sorprendente anche che, in una delle società sempre più diseguali, chi meno possiede tende a vedersi rilegato in quelle parti delle aree urbane dove i prezzi sono relativamente più bassi mentre i settori più benestanti tendono a concentrarsi proprio lì dove ci sono servizi e qualità della vita migliori. Le tensioni del mercato immobiliare negli ultimi anni hanno contribuito in modo rilevante a questa dinamica.

Allo stesso modo, l’azione dei poteri pubblici non è meno responsabile sia dell’incremento delle disuguaglianze sociali sia dell’aumento della segregazione residenziale. Difatti nei nostri paesi, sotto la pressione della società, lo Stato, le regioni e i poteri locali hanno portato avanti politiche ridistributive sia di carattere strutturale (regolazione del mercato del lavoro, sostegno alla disoccupazione, pensioni) sia urbane (casa, trasporti, spazio pubblico, rigenerazione).

Non risulta altresì sorprendente che, in queste circostanze, settori crescenti di popolazione trattano di organizzare autonomamente la fornitura di beni e servizi che, né il mercato, né lo Stato, sono in grado di garantire. Si tratta di iniziative di innovazione sociale che si sono sviluppate in modo importante in molte città mediterranee.

Il volume tratta precisamente la relazione tra la segregazione residenziale e l’emergere delle pratiche di innovazione sociale partendo dal caso della Catalogna e di Barcellona, una delle principali metropoli del Mediterraneo. Anche se si tratta di un contesto specifico, dallo studio emergono interessanti conclusioni che, a nostro intendere, hanno un interesse più generale e possono risultare utili per tutti coloro che si interessano dell’evoluzione delle nostre città e per le politiche (urbanistiche, sociali, ambientali) che possono contribuire a farle meno diseguali e più abitabili.

La versione italiana di Barrios y Crisis rappresenta un motivo di grande soddisfazione. Il volume contiene la traduzione integrale della versione spagnola, pubblicata nel 2018 dalla casa editrice Tirant lo Blanc di Valencia e dalla postfazione. Come si vedrà, il volume contiene i risultati di una ricerca portata avanti dall’Institut de Govern i Politiques Publiques (IGOP) e dal Departament de Geografia dell’Universitat Autonoma de Barcelona (UAB) negli ultimi cinque anni le cui caratteristiche sono descritte nel capitolo introduttivo del libro.