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Legge urbanistica abruzzese, i rilievi dell’INU alle Linee Guida approvate dalla Giunta regionale

01/09/2021

Le Linee Guida (approvate nel maggio scorso dalla Giunta regionale abruzzese) per la nuova legge urbanistica “rappresentano un tentativo di sistematizzazione delle prassi esistenti” piuttosto che “un progetto compiuto di riforma”. E’ un passaggio del documento depositato dalla sezione regionale dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, firmato dal presidente Roberto Mascarucci, nell’ambito del processo di partecipazione avviato dalla Regione Abruzzo in vista della riforma urbanistica regionale.

Il documento dell’INU sottolinea nel dettaglio tutte le debolezze delle Linee Guida, che di fatto sono un primo passaggio preliminare all’approvazione definitiva della riforma. L’Istitito Nazionale di Urbanistica suggerisce quindi alcune integrazioni, compresi approcci e temi di ordine generale assenti o trattati in modo inadeguato nel testo finora proposto dalla Regione. Tra queste: la necessità di predisporre una legge di principi, composta da un articolato essenziale e soprattutto che si occupi solo di governo del territorio e non di edilizia; uno studio preliminare della situazione territoriale abruzzese; una visione al futuro del territorio regionale che possa ispirare “a cascata” i successivi livelli di configurazione degli assetti territoriali e urbanistici. Poi costruire strumenti che sappiano porre argine al fenomeno, particolarmente accentuato in Abruzzo, dell’abbandono dei piccoli comuni, assieme all’attenzione a quelli che consentano alle aree urbane forti, a cominciare da quella metropolitana di Pescara, di fare densificazione e rigenerazione urbana. Importante poi tenere conto delle esigenze di mobilità sostenibile, di sicurezza urbana e territoriale (tema che coinvolge l’integrazione tra la pianificazione urbana e territoriale e la pianificazione di protezione civile e il ruolo del rischio nella pianificazione ordinaria) e di contenimento del consumo di suolo al di fuori dei semplici slogan. L’Istituto Nazionale di Urbanistica propone poi un sistema di pianificazione dove Regione, Province e Comuni lavorino insieme al processo di progettazione e sviluppo del territorio.

Pur riconoscendo nelle Linee Guida alcuni spunti condivisibili, come la previsione dell’assunzione di un Quadro Conoscitivo basato su piattaforme informatiche come elemento costitutivo degli strumenti di pianificazione e di un unico Piano Territoriale Paesaggistico Regionale, oltre che il tentativo di collegare il tema del consumo di suolo con quello delle politiche agricole e con quello della rigenerazione urbana, l’INU ravvisa in esse “l’assenza di una struttura giuridica coerente alle finalità che la legge si propone” e ribadisce la disponibilità alla “collaborazione scientifica e metodologica al delicato percorso di definizione della nuova legge. Considerato che il passaggio dalle Linee Guida allo specifico articolato del testo di legge è un processo ancora lungo e difficile, con rinnovato spirito di servizio ci preme ribadire e riconfermare la nostra disponibilità a fornire il supporto tecnico scientifico alla successiva e complessa fase di formazione del testo”.

 

Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica
Andrea Scarchilli
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