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Inu Giovani, al via il laboratorio dei giovani urbanisti

28/02/2020

Si è tenuto a Roma presso la sede dell’Istituto Nazionale di Urbanistica l’evento di presentazione del laboratorio “Inu Giovani”, lanciato nei mesi scorsi, con l’obiettivo principale di far conoscere, promuovere e valorizzare le idee e i progetti dei giovani che vi partecipano. Allo stato attuale sono 67 coloro che hanno aderito, tutti, come indicato dal regolamento, studenti universitari, neolaureati e dottorandi di ricerca under 35, interessati e attivi sulle tematiche che riguardano l’urbanistica, la pianificazione e la progettazione urbana e territoriale. L’incontro di Roma, alla presenza della coordinatrice del laboratorio Luana Di Lodovico e del presidente dell’Inu Michele Talia, è servito a costruire e a presentare una prima roadmap delle iniziative, oltre che a raccogliere dagli aderenti stimoli, suggerimenti, indirizzi

Il presidente Talia ha parlato delle ragioni che hanno portato alla promozione di un laboratorio dell’Inu per i giovani urbanisti: “Dobbiamo manifestare una nuova attenzione nei confronti dei giovani urbanisti. Nell’Inu dominano le professionalità senior, non solo guardando ai numeri, ma anche ai temi. Ci aspettiamo molto da voi, l’Inu può rappresentare una palestra in cui misurare le proprie capacità nel campo dell’urbanistica”. Tra le proposte e le indicazioni che potranno arrivare da Inu Giovani, il presidente dell’Inu ha citato quelle atte a migliorare il sempre più difficile rapporto con il mondo del lavoro e quelle che potranno contribuire ad una maggiore apertura dell’Inu nei confronti della dimensione internazionale. Tra le questioni individuate da Talia su cui i giovani urbanisti potranno misurarsi, ci sono poi i problemi legati alla crescente disintermediazione tra cittadini e istituzioni, con un processo tramite il quale vengono eliminati i filtri (solitamente chiamati corpi intermedi) tra i soggetti che comunicano, e quelli relativi alle politiche per il Mezzogiorno e al prossimo ciclo della programmazione europea.

Di Lodovico ha sottolineato che Inu Giovani avrà un rapporto di collaborazione e supporto alle attività “ordinarie” dell’Istituto, sempre però mantenendo una filiera autonoma. Formalmente Inu Giovani si strutturerà sempre di più nel corso del tempo: mentre al prossimo Congresso verranno eletti due rappresentanti nel Consiglio direttivo nazionale, le sezioni regionali accoglieranno progressivamente due membri nei propri Consigli direttivi, approdo della costituzione dei gruppi regionali, che organizzeranno iniziative sul territorio, che si affiancheranno agli eventi nazionali di Inu Giovani. Il sito web Inu ospiterà in una sezione ad hoc l’elenco degli iscritti, le call riservate ai giovani, le tesi di laurea e di dottorato che verranno selezionate da un comitato scientifico per la pubblicazione. Per la Giornata di Studi Inu, in programma a dicembre a Napoli, saranno predisposte iniziative ad hoc (tra cui un seminario sui migliori modi per arrivare alla pubblicazione di una ricerca). In fase di costruzione ci sono infine degli atelier progettuali riservati ai membri di Inu Giovani, e sono già state attivate sinergie con attività più “tradizionali” dell’Inu, come i concorsi Urban-promogiovani e UPhD Green, di cui sono coordinatrici scientifiche Valeria Saiu, Giulia Fini, Daniela Mello e Claudia Trillo.

Alla presentazione della coordinatrice sono seguiti gli interventi dei giovani partecipanti al laboratorio, che hanno fornito indicazioni e stimoli non solo sulle attività da organizzare, ma anche per la costruzione di un vero e proprio programma di azioni e priorità, tutte riconducibili alle richieste e alle necessità dei giovani urbanisti rispetto all’approccio al mondo del lavoro e alle questioni proprie della pianificazione urbanistica e del governo del territorio. Di Lodovico, tirando le somme rispetto agli spunti raccolti, ha definito il nascituro laboratorio alla stregua di un organismo fondato su “interdisciplinarietà, contaminazione, innovazione, radicamento locale e apertura internazionale”, e su parole chiave quali “formazione, ricerca, comunicazione, accessibilità e professionalità”. Ha annunciato infine la condivisione di un documento aperto, che rappresenterà il punto di partenza e il riferimento prioritario per le azioni e le attività del laboratorio.

La registrazione dell'incontro

A cura di Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica