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Il Premio per Tesi e Ricerche di Città accessibili a tutti: emerge una visione a 360 gradi

07/10/2021

Sarà nell'ambito della diciottesima edizione di Urbanpromo Progetti per il Paese, in programma dal 16 al 19 novembre prossimi a Milano, al “MEET – Digital Culture Center, Fondazione Cariplo”, l’epilogo, con la cerimonia di premiazione, dell’edizione 2021 di “Città accessibili a tutti – Premio per Tesi di Laurea Magistrale e Ricerche – Studi”.

L’Istituto Nazionale di Urbanistica insieme a importanti enti è impegnato dal 2016 nel Progetto “Città accessibili a tutti” . Il Premio omonimo, istituito a partire dal 2020, in questa edizione è assegnato attraverso un bando di concorso INU - Urbit per lavori aventi carattere innovativo sull’accessibilità a 360 gradi, svolti in Italia o all’estero tra il primo aprile del 2020 e il 30 settembre del 2021, nell’ambito di Tesi di laurea magistrale e Ricerche e Studi. La Camera di Commercio di Genova sostiene il Premio con buoni libri e/o dispositivi per una corrispondenza di 5000 euro. Collaborano Ministero della Cultura, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Cerpa Italia Onlus.

Sono pervenute 20 domande di cui 13 per Tesi di laurea magistrale e 7 per Ricerche - studi. Le Tesi sono state discusse nelle Università degli Studi di Catania, Enna, Firenze, Palermo, Politecnico di Milano, Sapienza di Roma, Udine, Iuav di Venezia. Dieci riguardano la sezione “Parti urbane” e tre quella relativa a “Dimensioni vaste”. I lavori afferenti a Ricerche - Studi provengono da Sapienza Università di Roma - Dottorato in Pianificazione, Erikson Live, Masterclass INU Giovani “Progetti di Città”, Università di Parma. Cinque riguardano la sezione “Parti urbane” e due quella relativa a “Dimensioni vaste”.   

 Sono previsti dal bando, in buoni libri e/o dispositivi digitali:

- € 1.000 per la Tesi di laurea magistrale sezione Parti urbane valutata al primo posto;
- € 500 per la Tesi di laurea magistrale sezione Parti urbane valutata al secondo posto;
- € 1.000 per la Tesi di laurea magistrale sezione Dimensioni vaste valutata al primo posto;
- € 500 per la Tesi di laurea magistrale sezione Dimensioni vaste valutata al secondo posto;
- € 1.000 per la Ricerca o studio più meritevole sezione Parti urbane;
- € 1.000 per la Ricerca o studio più meritevole sezione Dimensioni vaste.

I promotori hanno costituito una commissione composta da: Gabriella Cetorelli (MIC, Ministero della Cultura - Direzione generale Musei); Giordana Castelli (CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche); Maurizio Caviglia (Camera di Commercio di Genova); Piera Nobili (CERPA Italia Onlus); Iginio Rossi (INU-URBIT - Presidente della commissione)

Ai vincitori verranno inoltre consegnate pubblicazioni edite dal Ministero della Cultura e saranno offerti stage/tirocini presso il CNR e presso strutture del network Cerpa Italia Onlus.

Iginio Rossi, coordinatore assieme ad Alessandro Bruni del Progetto “Città accessibili a tutti”, spiega che “anche quest’anno i risultati sono stati soddisfacenti, in particolare gli argomenti che sono stati oggetto dei lavori perché registrano una buona articolazione della visione dell’accessibilità a 360 gradi. Questo ci fa auspicare che questo approccio multidimensionale all'accessibilità, non limitata all’aspetto dell’eliminazione delle barriere architettoniche ma estesa a quelli sociali, economici e culturali, che il nostro progetto promuove sin dalla sua nascita, si stia diffondendo sempre di più nell’ambito delle attività didattiche. Il Premio, abbiamo diversi riscontri in merito, le sta infatti positivamente influenzando”. Rossi offre una classificazione dei venti lavori che concorrono: “Alcuni riguardano in maniera focalizzata i temi della disabilità, con aspetti relativi ai centri di assistenza, alla città e al welfare. Poi abbiamo la presenza di altri che riguardano il rapporto tra accessibilità e la rigenerazione urbana: questo indica che c’è una predisposizione a vedere l’integrazione tra questi due elementi, e che nell’ambito dello studio e della ricerca l’accessibilità sta diventando sempre più una componente della rigenerazione urbana”.

Poi, prosegue il coordinatore di “Città accessibili a tutti”, “altri lavori riguardano le infrastrutture legate alla mobilità e la rifunzionalizzazione delle infrastrutture anche come ambito dell’offerta verde e, infine, si riscontra in un quarto gruppo di lavori l’attenzione nei confronti del rapporto tra rigenerazione urbana e cambiamenti climatici”.

Rossi ritiene che la “virata” verso una visione più larga dell’accessibilità sia proprio “la cifra tematica di questa edizione. Lo scorso anno abbiamo invece registrato un’attenzione più netta alla disabilità in senso stretto”. I tre lavori che prevalsero nel giudizio della giuria (nel 2020 non era prevista l’articolazione di premi e categorie di oggi, cui si aggiunge un aumento del montepremi complessivo) rientrano infatti in questo ambito: una Tesi dall’Università di Genova che riguarda l’accessibilità del patrimonio Unesco del capoluogo ligure (nella foto di apertura una veduta del centro storico), una Tesi dell’Università di Udine sulla progettazione inclusiva per gli adulti affetti da autismo e una ricerca di un gruppo dell’Università di Cagliari su come rendere gli spostamenti in ambito urbano accessibili a chi soffre della disabilità autistica.

 

Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica