INUCOMUNICA

Taranto scommette sulla città

05/03/2021

L’Istituto Nazionale di Urbanistica ha partecipato il 20 febbraio scorso con il presidente della sua sezione pugliese, Francesco Rotondo, al webinar "Taranto, dalla vita negata alla rinascita felice", organizzato dalla Libera Università di Cittadinanza Attiva. E’ un’associazione che si occupa dei temi ambientali sul territorio regionale, approdata da ultimo al caso Ilva.

Una vicenda che occupa con una certa frequenza l’evidenza della cronaca degli ultimi mesi, ma quasi esclusivamente in relazione alle vicende connesse al futuro dell’acciaieria e ai risvolti economici e occupazionali. Nel convegno in questione Rotondo ha voluto portare in evidenza un insieme di decisioni, scelte e impegno che negli ultimi anni ha restituito alla città di Taranto un protagonismo a prescindere dalla sorte dell’ex Ilva.

Il presidente di INU Puglia racconta che da quando l’amministrazione in carica si è insediata nel 2017 è stato avviato un percorso che punta attraverso la pianificazione a liberare la città dalla cosiddetta monocultura dell’acciaio. Lo strumento di riferimento è il Piano urbanistico generale, che “contiene l’idea e l’ambizione di pensare a Taranto come un ecosistema da pianificare in tutte le sue componenti, sia ambientali che antropiche”. La visione di “Ecosistema Taranto” è quella della promozione dello sviluppo di molteplici attività, dall’industria all’innovazione tecnologica, dalla cultura al turismo, e di un’economia che non dipenda solo da un settore. Per Rotondo “Taranto ha la potenzialità per riuscirci, si tratta di una visione che è più aderente a quelle che sono le caratteristiche del territorio. Si parte da una storia significativa e da una posizione logistica favorevole, ci sono tutte le condizioni per avere un’economia diversificata in diversi settori occupazionali”. Il presidente di INU Puglia ricorda anche le possibilità offerte dall’ambiente: “Il territorio agricolo seppure finora mortificato dall’acciaieria è di qualità, ed esistono peculiarità uniche al mondo. Penso al cosiddetto mar piccolo su cui si affaccia la città, recapito di una serie di gravine che gli conferiscono ricchezza di acqua dolce e di conseguenza un’abbondanza di un certo tipo di prodotti, come le cozze e le ostriche”.

L’orizzonte e gli obiettivi sono dunque chiari. L’amministrazione comunale di Taranto guidata dal sindaco Rinaldo Melucci ha cominciato a concretizzare gli strumenti. Sono stati approvati il Documento programmatico preliminare e il Piano urbano della mobilità sostenibile che ha tra l’altro ottenuto il primo finanziamento di oltre 130 milioni di euro per il quale è in redazione il progetto esecutivo per realizzare la prima linea degli autobus elettrici. E’ la prima delle due previste che renderanno totalmente elettrico il trasporto pubblico. E’ stato inoltre approvato il progetto di riqualificazione del nucleo della città vecchia, uno dei primi esiti del concorso #OpenTaranto a cui l’INU ha fornito supporto tecnico - scientifico.  E’ poi in fase di realizzazione il progetto esecutivo della prima parte della foresta urbana ai Tamburi, è stato adottato il Piano comunale delle coste e avviata una serie di opere pubbliche per la gestione di parcheggi e di centralità.

Rotondo riconosce che “c’è stata la capacità di ricominciare a pianificare e rendere concrete le parole. E’ chiaro che si tratta di un percorso che avrà bisogno di almeno due amministrazioni per arrivare a compimento. Auspico che la prossima prosegua su questa strada”.

 

Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica