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Piano casa Puglia, il documento della sezione regionale dell'INU: “Guardare a legge governo territorio”

28/07/2022

“INU Puglia vuole evidenziare l’inutilità e la dannosità di un dibattito focalizzato essenzialmente su quali incentivi volumetrici vadano introdotti per derogare al piano urbanistico - come se questo fosse l’unico colpevole della cattiva qualità di alcune parti delle nostre città - e non piuttosto sull’incapacità di aggiornare i piani e di attuarli. INU Puglia ritiene utile discuterne soltanto nell’ottica di anticipare le modalità di riqualificazione edilizia che auspicabilmente si potranno ritrovare in una prossima nuova legge sul governo del territorio in regione”: è un passaggio del documento approvato dal Consiglio direttivo della sezione Puglia dell’Istituto Nazionale di Urbanistica in relazione al dibattito sul cosiddetto piano casa.

Pertanto, nell’ambito di questa discussione INU Puglia “esorta i consiglieri regionali affinché non deroghino ad alcuni principi fondamentali, non solo dell’urbanistica, ma della semplice convivenza nei paesi civili”. Questi sono, in sintesi: la scelta delle aree in cui applicare gli incentivi volumetrici deve appartenere al Consiglio comunale, secondo precise linee guida regionali, perché unico soggetto in grado di garantire conoscenza delle condizioni del territorio, interesse pubblico e equità di trattamento di tutti i cittadini, e con l’ambizione di anticipare strategie più ampie; gli incentivi volumetrici devono sottostare a precisi limiti e criteri, come l’incremento delle prestazioni degli edifici e il contesto di riferimento; le aree a standard (verde, parcheggi, scuole, attrezzature sanitarie e di vario genere) sono un bene comune di tutti i cittadini e vanno salvaguardate, così come le zone agricole e i centri storici; il trasferimento di diritti edificatori richiede una più puntuale valutazione dei caratteri dei contesti urbani e territoriali nei quali tali diritti vengono trasferiti; le disposizioni transitorie devono assicurare equità di trattamento a tutti quei cittadini che nel rispetto delle norme vigenti hanno correttamente consegnato ai Comuni istanze che nel segno dell’incertezza nella norma, non hanno ancora ottenuto risposta.

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