INUCOMUNICA

Seminario "La Valutazione di Impatto Sanitario nella Valutazione Ambientale Strategica"

17/04/2013

Strumenti, azioni e applicazione per la tutela dell’ambiente e della qualità di vita in coerenza con piani, programmi e sviluppo territoriale
La VIS fonda le sue basi nella Direttiva Europea 85/337/CEE e s.m.i. che già riportava come gli effetti di un progetto sull’ambiente debbono essere valutati per proteggere la salute umana. Testo ripreso in modo integrale dal D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
Le basi della VIS sono state rafforzate con l’Art. 129 del trattato di Mastricht del 1992 che affermava che la Comunità contribuisce a garantire un livello elevato di protezione della salute umana e che le esigenze di protezione della salute costituiscono una componente delle altre politiche.
La direttiva 97/11/CE del 1997 precisa i principi della precedente direttiva 85/337/CEE
affinchè prima del rilascio di una autorizzazione per i progetti ad elevato impatto ambientale sia prevista una VIS. Con la Direttiva 2003/35/CE diviene fondamentale la metodologia di VIS.
Relazione su tematiche e aspetti sanitari-epidemiologici della VIS, in relazione alle problematiche sanitarie e ambientali dell’area vasta.
Il seminario ha l’obiettivo, di fornire i principali elementi di inquadramento normativo e procedurale per completare il quadro attraverso alcuni esempi applicativi che rendano l’idea delle possibili declinazioni e sviluppi.
Correlazioni della VIS con gli altri strumenti normativi di riferimento. È in particolare come la VIS costituisca la naturale evoluzione e completamento degli attuali strumenti di valutazione (VIA, VAS, AIA) in quanto ha come presupposto non solo l’interazione di un progetto con l’ambiente ma, soprattutto mette al centro della valutazione
degli impatti sanitari, spesso sottostimati. L’epidemiologia come strumento fondamentale e imprescindibile della VIS, assieme alle conoscenze mediche, di igiene ambientale e di comunicazione del rischio da parte dei professionisti coinvolti.

La brochure